SILVIA VIGNATI
Cronaca

Legnano, l’edicola di piazza Monte Grappa abbattuta. Marco Canavesi: “Ho scritto al Comune che la regalavo, nessuna risposta”

L’ex proprietario ieri ha assistito alla distruzione di quello che era un punto d’incontro e socialità dell’Oltre Sempione. L’amministrazione: “All’ufficio Attività produttive è arrivata una comunicazione di vendita”

Le operazioni di abbattimento

Le operazioni di abbattimento

Chiusa il 30 giugno, distrutta l’11 luglio. Ieri pomeriggio c’era chi girava un video, chi scattava foto, chi dal balcone osservava i lavori. L’edicola di Marco Canavesi è stata rasa al suolo. Nell’Oltre Sempione scompare un punto d’incontro e socialità. Venerdì 30 giugno un pellegrinaggio laico ha reso omaggio a Marco e alla moglie. C’è perfino chi ha portato in dono una poesia. Il quartiere non solo perde un’attività, ma anche un pretesto per ritrovarsi.

L’email

"A metà giugno ho mandato una Pec al Comune dicendo che la regalavo, non ho mai ricevuto risposta", afferma Canavesi. La demolizione manda su tutte le furie Stefano Quaglia, residente ed ex consigliere comunale.

Che nel gruppo Facebook “Sei di Legnarello se“, scrive: "Come potremmo definire il Comune di Legnano? Sicuramente come un Comune fatto di regole, di burocrati e non di persone. Grazie Marco: pensiamo a quante cose si sarebbero potute fare sfruttando quel chiosco: magari ancora un’edicola, affidandola in gestione a una cooperativa, come già avvenuto in città. Oppure una biblioteca di quartiere, un appoggio per il girolibri e tanto altro ancora. Basta metterci passione e idee! Sarebbe bastata una mail entro questa mattina per fermare la rimozione dell’edicola e riutilizzarla. E invece no, il Comune burocrate e Ufficio complicazioni affari semplici non ha mandato quella mail! Quindi, per favore, basta con giri vacui di parole. Perché questo Comune, fatto di regole e burocrazia, prende a pesci in faccia cittadini, associazioni, gruppi, parrocchie e chi si impegna per dare vita ai quartieri".

Il rimpianto

Aggiunge Quaglia: "L’edicola, molto ben illuminata, era un presidio importante, pensiamo alle giornate invernali. Rendeva il quartiere più vivibile". Dal Comune una versione diversa: "Il signor Canavesi ha comunicato allo Sportello unico attività produttive che l’edicola era stata venduta".