
di Giovanni Chiodini
Il Covid continua a mietere vittime tra gli operatori commerciali, ad abbassare le saracinesche, ma c’è anche chi non vuole accettare la sconfitta e si sta organizzando per continuare l’attività sotto altre forme. È il caso di Cristina Calati che sino a pochi giorni fa gestiva un’agenzia di viaggi in corso Garibaldi, "La boutique dei Viaggi". "Ho dovuto, controvoglia, fare questa scelta per due fondati motivi. In pratica è da più di un anno che non sto lavorando e, in questo contesto, si è inserita anche la volontà del titolare dell’immobile di corso Garibaldi, dove c’è il negozio, di vendere lo stabile (due negozi e quattro appartamenti, ndr). È vero, avevo la prelazione. Ma in questa situazione chi si azzarda a fare un investimento del genere?".
Cristina Calati è una commerciante molto conosciuta in città, animatrice e promotrice di numerose feste. Dopo una decina d’anni, la prima esperienza di lavoro, aveva deciso di avviare l’attività a Corbetta. Per dodici anni era stata in via Petrarca con un network del settore mentre negli ultimi tre si era trasferita in centro città con un’attività tutta sua. "Posso dire di essere stata il riferimento per il settore vacanze di tutti i corbettesi". Questo prima del Covid. "Il 25 marzo dell’anno scorso ho dovuto chiudere. Ho potuto riaprire solo nei mesi di luglio e agosto ma è stato un buco nell’acqua. Nessuno che voleva un viaggio all’estero. Si sono rivolte a me alcune persone che avevano ottenuto i bonus e i voucher per recarsi in vacanza ma questo ha complicato ancor di più il nostro lavoro, e alla fine li ho abbandonati. La resa non valeva ilo tempo e le spese che avrei dovuto sostenere. Da allora non ha più riaperto, se non per 16 ore a marzo. Praticamente più di un anno senza un euro di incasso.
Ristori?
"E chi li ha visti, sto ancora aspettando quelli di dicembre dello scorso anno. Il nostro settore è stato uno dei più penalizzati. Ho potuto ottenere anche il bonus Comunale ma non è affatto bastato per far fronte ai costi fissi". Cristina non ha intenzione di arrendersi e in questi giorni sta finendo di allestire un sito per la vendita on-line dei viaggi. Si chiamerà “I viaggi di Cristina“. Ma indubbiamente anche questa stagione è andata. Non ci sono le condizioni per programmare delle vacanze né all’estero né in Italia dove settimanalmente cambiano le norme da regione a regione". "Oltre al vantaggio di lavorare da casa io prevedo anche la possibilità di recarmi a casa delle persone che intendono organizzare dei viaggi. Molte mie colleghe mi hanno anche offerto l’opportunità di avere uno spazio nei loro negozi dove incontrare i clienti".
Smetterà di organizzare eventi nel corso?
"E chi l’ha detto? Anche se non ho più il negozio tutta la mia energia continuerò ad impiegarla per la promozione del commercio nella mia città. Ma già adesso posso dire che i miei clienti mi mancheranno da morire, la possibilità di aiutare le persone ad organizzare un viaggio, il contatto umano. Tante cose che il Covid ha ucciso definitivamente".
Adesso speriamo nell’on-line. "Per me è un salto nel buio, spero di riuscire a vincere questa sfida. Io ci metto tutta la mia buona volontà, le mie conoscenze, la mia voglia di fare. Sperando anche di poter, quanto prima, annoverare tanti altri nuovi clienti".