Marcallo con Casone, ladri a casa del viceministro: "Abbiamo avuto paura"

Il rientro di moglie e figlie ha fatto scappare la banda

Il viceministro dell'Economia Massimo Garavaglia (Ansa)

Il viceministro dell'Economia Massimo Garavaglia (Ansa)

Marcallo con Casone (Milano), 19 dicembre 2018 -  «Abbiamo vissuto momenti di paura. Non auguro a nessuno di trovarsi di fronte a dei malviventi in fuga. Per fortuna mia e delle mie figlie se ne sono andati subito, di corsa, senza colpirci». Marina Roma, vicesindaco a Bernate Ticino e moglie del viceministro all’Economia Massimo Garavaglia ha ancora negli occhi quei momenti di terrore.

Stava tornando a casa dopo un pomeriggio di impegni e certamente non pensava che da lì a poco avrebbe vissuto momenti di paura. Tre malviventi - due sono entrati nell’abitazione, mentre uno è rimasto a bordo di un’auto parcheggiata poco più avanti, un’Audi di colore scuro - avevano puntato la loro attenzione su quell’abitazione, nel centro del paese, forse ignari di chi fossero i proprietari. Per entrare hanno danneggiato una finestra. Una volta all’interno dell’abitazione, hanno dapprima frugato nei locali al primo piano, che sono occupati dal padre del viceministro, e poi sono saliti al piano superiore.

Avevano cominciato a mettere gli occhi su quanto si trovava nell’ufficio del parlamentare quando, richiamati dal loro complice (o perché avevano sentito il rumore della macchina della moglie dell’onorevole fermarsi vicino all’abitazione), hanno scelto di allontanarsi. Sono usciti dalla stessa finestra, passando di corsa davanti alla donna e alle figlie, letteralmente sorprese da quella fuga, correndo verso l’auto, che si è poi allontanata sgommando.

«Non potevo chiamare mio marito (era a Roma, ndr). Ho chiesto allora ad un parente di venire subito da me. Io e le mie figlie non avevamo il coraggio di entrare in casa da sole, temevamo anche di trovare qualche altro malvivente nascosto». Invece il loro rientro alla stessa ora del furto ha limitato i danni. «Non hanno portato via nulla di importante. Hanno aperto cassetti, spostato documenti, ma per fortuna non hanno preso nulla di importante. I danni li hanno lasciati. Abbiamo subito chiamato i carabinieri e la nostra assicuratrice. Ci hanno detto che in questi giorni è in atto un vero stillicidio di furti nelle abitazioni del Magentino, e non solo».

I carabinieri sono stati costretti a dei supplementari anche l’altra sera: erano già fine turno di una giornata intensa di lavoro, sempre sulle tracce di ladri entrati nelle abitazioni. Marina Roma ha descritto ai militari i malviventi che gli sono passati davanti. «Non so se si trattava di slavi o romeni. Erano certamente degli zingari. I tratti somatici sono inconfondibili». Per come hanno agito, erano certamente dei ladruncoli. Lo stesso sottosegretario Massimo Garavaglia aveva già subìto un furto del portafogli, con tutti i documenti, lo scorso luglio, una sera mentre tornava da Roma in treno. Furto che lo aveva costretto a rinnovare in tutta fretta i documenti andati persi.