Rintracciata in un capannone dismesso di Bernate Ticino la donna presunta autrice di alcuni furti ai danni di esercizi commerciali di Boffalora sopra Ticino. L’altra mattina la Polizia locale boffalorese insieme a quella di Bernate è entrata nel capannone zeppo di rifiuti dove sono state trovate tre persone, tra le quali anche la donna. Tutte persone senza fissa dimora che vivevano in mezzo alla sporcizia e ai roditori. Avevano sistemato alcuni giacigli su cui trascorrere la notte.
Dagli accertamenti effettuati dalla Polizia locale è emerso che, sicuramente, si erano stabiliti in quel luogo da tempo visti i numerosi avanzi di cibo ritrovati sul posto. La donna è stata accompagnata al comando della Polizia locale di Boffalora dove le sono stati notificati diversi fogli di via dai territori comunali della zona in seguito a furti che avrebbe commesso anche nei paesi limitrofi. È stata identificata e informata dei procedimenti penali aperti a suo carico per i furti commessi a Boffalora nel corso dell’ultimo mese. Tutti ai danni di esercizi commerciali con delle tecniche particolari. Distraeva le sue vittime e riusciva a sottrarre consistenti somme di denari per un totale complessivo che si aggirerebbe attorno ai diecimila euro. Va detto che la donna era stata già identificata dopo la ricezione delle denunce da parte delle vittime. Una volta ultimate le operazioni burocratiche è stata rilasciata in quanto non è gravata da provvedimenti restrittivi della libertà. Alle operazioni dell’altro giorno hanno collaborato i Carabinieri di Magenta.
Graziano Masperi