CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

La Procura non fa ricorso. Sollievo dell’ex sindaco. Assoluzione definitiva

La sentenza d’Appello non è stata impugnata in Corte di Cassazione. Fratus era stato accusato di turbativa d’asta e corruzione elettorale.

La Procura non fa ricorso. Sollievo dell’ex sindaco. Assoluzione definitiva

L’ex sindaco Gianbattista Fratus era stato condannato in primo grado con Chiara Lazzarini e Maurizio Cozzi

La rinuncia della Procura generale di Milano al ricorso in Cassazione, dopo l’assoluzione in appello per l’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, mette di fatto la parole fine a una vicenda che ha stravolto completamente il volto istituzionale della città del Carroccio. In una nota congiunta il segretario provinciale della Lega del Ticino, area Ovest milanese, Alessio Zanzottera, e il deputato Fabrizio Cecchetti, referente della Lega Lombarda per Salvini, hanno voluto puntualizzare: "La città di Legnano ha cambiato colore politico proprio a causa di questa vicenda e nessuno si assumerà la responsabilità di questo cambiamento avvenuto sull’onda di accuse che, come sapevamo, si sono rivelate infondate. Abbiamo sempre creduto nell’innocenza di Fratus. Fin dall’inizio, eravamo convinti che le accuse mosse contro di lui non avessero fondamento e oggi conferma la correttezza della nostra posizione. Tuttavia, nessuno potrà restituire a Fratus i mesi di libertà trascorsi agli arresti domiciliari, né tantomeno riparare il danno che ha subito, sia politico che personale e umano".

L’inchiesta “Piazza pulita“ era scoppiata nel maggio 2019. All’epoca Fratus era stato posto agli arresti domiciliari insieme all’assessore ai Lavori pubblici, Chiara Lazzarini, mentre l’allora vicesindaco, Maurizio Cozzi, era finito in carcere. Anche loro, come Fratus, sono stati assolti in appello dopo essere stati condannati in primo grado per turbativa d’asta e corruzione elettorale. A causa dell’inchiesta la città fu commissariata. Alle successive elezioni vinse l’attuale amministrazione di centrosinistra. Fratus, arrestato, trascorse sette mesi ai domiciliari, seguiti da altri sei con il divieto di dimora a Legnano.

"Sono felice per l’assoluzione definitiva, dopo quella in appello, di Fratus, persona perbene e soprattutto un amico sul quale io, come tanti altri, non abbiamo mai avuto dubbi – ha detto Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega –. Per fortuna il tempo è galantuomo". "Nessuna sentenza restituirà a Legnano gli anni persi per il malgoverno della giunta Radice – ha detto il consigliere comunale Francesco Toia –. La vicenda giudiziaria ha avvelenato le elezioni del 2020 e ha portato al governo la peggior giunta di sempre.

L’augurio è che Legnano torni ad avere un governo all’altezza della città che è".