La mamma vittima di violenza. Chiude col partner, è senza casa

Busto Garolfo, l’appello al Comune: un alloggio per lei e i due bambini

Fa discutere la vicenda della giovane mamma che rischia di rimanere, per ragioni burocratiche, senza un tetto sopra la testa per sé e per i figli. La storia di C.S. è di quelle tragicamente classiche, che riempiono le pagine dei giornali ormai da molto tempo. Vittima, a quanto si è saputo, di una violenza domestica, è riuscita ad interrompere la relazione con il partner, dalla quale ne è uscita fortemente provata economicamente. Da qui la scelta di chiedere aiuto al Comune di Busto Garolfo per usufruire di un alloggio di edilizia popolare.

La risposta degli amministratori non è quella che si aspettava la donna: è infatti stata indirizzata ai Servizi sociali per un sostegno economico per lei e per i due figli, uno dei quali con meno di un anno. A.R. avrebbe preferito qualcosa di più concreto, come l’indirizzo di una nuova abitazione, visto che quella attuale dovrà liberarla entro breve tempo. Da qui la scelta di rendere pubblica la sua storia, nella speranza di far leva sugli uffici comunali.

Il sindaco Susanna Biondi, a cui la donna si è rivolta, preferisce non commentare la vicenda: "Non mi esprimo su una situazione così delicata – ha detto –, tutta la pratica è gestita dai Servizi sociali che stanno operando con discrezione e con professionalità, come si deve fare in questi casi".

La procedura per l’assegnazione degli alloggi comunali prevede l’inserimento dei richiedenti in una graduatoria sulla base di alcuni parametri valutati caso per caso. Da palazzo Molteni spiegano che l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare ha un suo iter ben preciso. A titolo temporaneo è prevista anche l’attivazione di procedure alternative, per garantire un Natale sereno a questa famiglia bustese.

Paolo Mattelli