
L’ospedale Fornaroli di Magenta
Le cinque dimissioni dal reparto di Ginecologia dell’ospedale Fornaroli stanno destando preoccupazione. L’azienda sta completando i colloqui con le dottoresse interessate, ma non c’è certezza sulle motivazioni che hanno spinto il personale a licenziarsi. "Gli incontri stanno continuando al fine di arrivare a una soluzione adeguata e stabile – riferiscono –. La situazione è molto delicata, ma i servizi verranno sempre garantiti". Si parla di attriti e di un clima di alta tensione in reparto, sfociato nelle dimissioni in blocco di cinque dottoresse. Il primario Roberto Fogliani è arrivato al Fornaroli a settembre del 2020 dopo un breve interregno di un facente funzioni seguito alla cessazione dell’incarico del dottor Michele Meschia nel 2019.
Dalla fine del 2020 si sono verificate una serie di dimissioni. Quelle dello scorso anno sono avvenute per le motivazioni più diverse: dal medico al quale era appena nata la bambina a chi aveva ottenuto l’incarico di primario in altro ospedale. Proprio in seguito alle tre dimissioni dello scorso anno l’azienda ha bandito un concorso per ginecologi sul quale arriveranno a breve i risultati. Ma le 5 dimissioni dell’ultima tornata nessuno se le aspettava, almeno all’esterno del nosocomio. Si parla di attriti che avrebbero reso difficoltoso lavorare nel reparto. Ma l’azienda, al momento, non vuol sbilanciarsi e preferisce procedere con cautela.
Sul fatto che sia in atto uno smantellamento del reparto c’è una presa di posizione dura. "Nessuno smantellamento, i servizi continueranno ad essere garantiti", ripete l’azienda. A livello politico è intervenuto il Pd sezione di Magenta: "Il Fornaroli è un ospedale che un tempo era di eccellenza – ha detto la vice segretaria della sezione locale Paola Barbaglia – Ormai da anni si sta svuotando e questo è un grave campanello d’allarme".