Integrazione diffusa, "un esempio da seguire"

"Legnano è un esempio da seguire": così il prefetto di Milano, Renato Saccone, in una recente visita in città, aveva voluto sottolineare il peso specifico dei 98 posti di Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) attivati in città. Un sistema di accoglienza “diffuso“, che ha permesso di superare barriere e proteste di vario genere e che, solo pochi mesi fa, aveva permesso di aggiungere ulteriori trenta posti per gestire l’emergenza dei profughi provenienti dal nord Africa.

L’emergenza era stata affrontata installando moduli abitativi temporanei per l’accoglienza in viale Cadorna, all’interno dei magazzini della ex caserma, nell’area che oggi ospita la sede della Croce rossa locale. I trenta posti, dedicati a donne e bambini, si erano andati ad aggiungere ai 25 già disponibili nella stessa area.

Comune e prefettura hanno firmato una clausola che impedisce di attivare "ulteriori strutture di accoglienza, o comunque a non incrementare il numero degli ospiti, nel territorio del comune, se non d’intesa e nell’ambito dell’accordo di collaborazione".

P.G.