Sul posto sono arrivate l’ambulanza della Croce Rossa e l’automedica (Studiosally)
Legnano (Milano), 5 maggio 2017 - La madre gli aveva concesso di mettersi al volante della propria auto. Solo per pochi istanti perché sapeva bene che si sarebbe comunque trattato di un’imprudenza. Il figlio, 15 anni, doveva solo fare una semplice manovra nel garage di casa. Nulla di più. Doveva essere un gioco, insomma. Ma si è trasformato in una terribile tragedia. Il ragazzo, infatti, ha perso il controllo della vettura e ha investito la madre che in piedi lo stava aiutando, indicandogli probabilmente le distanze dagli ostacoli e dagli angoli da evitare. È successo tutto in un attimo. In maniera improvvisa. E imprevista.
La donna, 54 anni, è caduta rovinosamente a terra e ha picchiato la testa sull’asfalto, perdendo i sensi. Ora lotta tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale cittadino. La disgrazia è avvenuta ieri pomeriggio, attorno alle 18.45 nel cortile di una palazzina, nel quartiere dell’Oltrestazione di Legnano. È stato lo stesso ragazzo a lanciare l’allarme dopo aver visto la madre riversa a terra e in una pozza di sangue. Sul posto sono giunte immediatamente la Croce rossa e l’automedica. Immediata la volata al nosocomio. Nell’incidente la donna ha riportato un trauma cranico, oltre a varie altre ferite. Le sue condizioni sono gravissime. I medici parlano purtroppo di condizioni disperate.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del Comando della Polizia locale. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra appunto che il ragazzo sia salito per gioco al posto di guida dell’auto. Durante la manovra di ingresso nel proprio garage, ha però perso il controllo del mezzo, travolgendo la madre. Con ogni probabilità gli è scivolato il piede sul pedale della frazione. Un’inesperienza, la sua, che nessuno avrebbe potuto mai immaginare potesse trasformarsi in una simile tragedia. Ora i medici dell’ospedale di Legnano stanno facendo di tutto per salvare la donna, monitorando costantemente il suo quadro clinico. Per il momento si parla purtroppo di condizioni molto gravi.