
Il luogo dell'incidente
Dairago (Milano), 16 dicembre 2015 - Ha superato la notte ma le sue condizioni continuano ad essere disperate e per i medici le speranze che possa farcela sono purtroppo appese a un lumicino. Gabriele Marsala, 35 anni di Dairago, padre di un bimbo piccolo, sta ancora lottando tra la vita e la morte in un letto della Rianimazione di Legnano. Proprio lui che in quel nosocomio ci lavora da anni. Un infermiere specializzato nel pronto intervento, molto stimato e benvoluto da tutti i suoi colleghi. Gabriele ieri intorno alle 17 era in sella della sua moto e stava percorrendo la via Bergamina, diretto verso il centro di Nerviano. Ad un tratto, proprio nelle immediate vicinanze della caserma dei carabinieri di Nerviano, si è trovato di fronte un furgoncino addetto alle consegne. L'impatto è stato violentissimo (leggi l'articolo).
Le sue condizioni sono apparse disperate fin dall'inizio. Era riverso sull'asfalto. Privo di sensi. Il suo cuore aveva persino smesso di battere. Era in arresto cardiaco e solo il tempestivo arrivo dell'automedica del 118 dell'ambulanza della Croce bianca ha fatto sì che, attraverso le manovre di rianimazione, venisse ripristinata la sua attività cardiaca. Immediata è stata poi la volata al nosocomio. Ha diverse fratture al volto e alle costole. Ha preso un brutto colpo alla parete addominale, alla milza e alla colonna cervicale. Ma quel che preoccupa maggiormente sono i diversi focolai contusivi alla testa e il trauma ai polmoni. Il quadro clinico complessivo insomma è di quelli da far temere il peggio anche se, fortunatamente, la rianimazione cardiaca ha fatti sì che il suo cuore riprendesse a battere e che venisse strappato da morte certa. I medici dell'ospedale di Legnano stanno facendo il possibile per salvarlo ma purtroppo la sua vita è appesa ad un sottile filo di speranza.