Inchiesta Piazza Pulita, altri sette indagati rischiano di finire alla sbarra

Legnano, cinque sono accusati di aver “manipolato” l’attribuzion e di incarichi, uno è coinvolto in un caso di corruzione elettorale

L’ex sindaco, vice e assessore alle Opere pubbliche condannati in primo grado

L’ex sindaco, vice e assessore alle Opere pubbliche condannati in primo grado

Legnano (Milano), 29 marzo - Dopo il rinvio dello scorso 19 gennaio, domani si torna in aula per l’ennesimo atto dell’inchiesta "Piazza Pulita" avviata nella primavera del 2019: dopo le sentenze per i principali imputati già andati a processo - l’ex sindaco di Legnano, Gianbattista Fratus, il suo vice, Maurizio Cozzi, e l’assessore alle Opere pubbliche Chiara Lazzarini, condannati in primo grado e in attesa di appello - per domani è fissata al tribunale di Busto Arsizio l’udienza nella quale il Gup deciderà la sorte degli altri sette indagati per i quali il pm, Nadia Calcaterra, ha presentato una richiesta di rinvio a giudizio.

L’elenco dei primi sei imputati comprende l’ex presidente di Amga spa, Catry Ostinelli, l’ex dg della stessa azienda, Paolo Pagani, l’ex dg di Euro.Pa, Mirko Di Matteo, l’ex direttore organizzativo del Comune di Legnano, Enrico Barbarese, il suo predecessore, Enrico Maria Peruzzi, e Luciano Guidi, ex candidato sindaco alle amministrative del 2017: i primi cinque sono accusati di aver collaborato nel "manipolare" l’attribuzione di alcuni incarichi. Il solo Guidi è coinvolto nel caso di corruzione elettorale legato alle amministrative del 2017. Potrebbe convergere nello stesso fascicolo, anche la posizione di Flavio Arensi, ex direttore artistico delle attività culturali del Comune.