Busto Arsizio, Ex Accam: parola al territorio. Confronto col gestore Neutalia

Primo incontro al Museo del Tessile del programma proposto dalla società del termovalorizzatore. Obiettivo raccogliere la voce dei residenti sul piano industriale da cento milioni da qui al 2047

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di Rosella Formenti

Comincia oggi con il primo incontro in programma alle 9,30 al Museo del Tessile a Busto Arsizio il " percorso partecipativo" proposto da Neutalia, la società (costituita da Agesp, Amga, Gruppo Cap Holding) che gestisce il termovalorizzatore ex Accam, per raccogliere la voce di cittadini e stakeholder in merito al piano industriale che prevede da qui al 2047 investimenti per 100 milioni di euro sull’impianto in via Arconate. "Abbiamo presentato un piano ambizioso – dice Michele Falcone, presidente di Neutalia – ci aspettiamo un dialogo costruttivo, aperto anche ai cittadini, per contribuire a far sì che il piano sia migliore di quello che abbiamo presentato". Il percorso è stato pensato come un vero e proprio roadshow, che ha già toccato alcune tappe istituzionali nelle scorse settimane e ha coinvolto numerosi enti e soggetti operanti sul territorio presso i quali il documento è stato presentato e illustrato. Prosegue ora con gli incontri pubblici, in cui il piano industriale verrà discusso con l’obiettivo di raccogliere spunti e suggerimenti, per arricchirlo e migliorarlo in vista della definitiva approvazione da parte dei soci e delle amministrazioni.

I primi due incontri di presentazione e confronto, oggi a Busto Arsizio, l’11 marzo a Legnano, si soffermeranno da un lato sugli aspetti tecnici e impiantistici, dall’altro sui suoi benefici sociali e ambientali sul territorio. Seguirà quindi un terzo incontro, il 31 marzo a Busto Arsizio, nel quale saranno posti in evidenza gli elementi emersi nei precedenti confronti. Sul percorso proposto da Neutalia interviene il Comitato No Inceneritore che ha scritto una lettera alla società nella quale ancora una volta manifesta la sua posizione critica e pone interrogativi. Chiede a Neutalia il Comitato "50 anni di attività di un inceneritore di vetusta generazione, tanto da obbligarvi a onerosi investimenti, per rimetterlo in carreggiata, o peggio a norma, hanno lasciato tracce indelebili sulla salute delle persone e dell’ambiente? la parte persistente negli anni delle emissioni dei camini, è compatibile con un nuovo lunghissimo proseguimento della stessa attività, seppur migliorata?" Continua la lettera "abbiamo visto la vostra disponibilità a finanziare 6 centraline di rilemento della qualità dell’aria da dislocare nel territorio bustocco, abbiamo visto la vostra disponibilità di massima a cooperare a una analisi epidemiologica completa e seria, per questo ci risulta ancora più difficile comprendere la logica che un investimento di ben 100 milioni e di euro inizi da ora il suo percorso, p r i m a c h e i risultati di questa indagine attestino oppure no la pericolosità per ambiente e salute".