
di Rosella Formenti
Cominciati ieri mattina a Luino i rilievi da parte dei periti che dovranno fare chiarezza con approfondite analisi scientifiche sulle cause del crollo del pesante ramo che staccatosi dall’albero di ippocastano nel pomeriggio del 26 giugno ferì 8 persone, due in modo molto grave, una bambina di 7 anni e la mamma, di 45 anni. Ad effettuare gli approfondimenti il perito incaricato dalla Procura della Repubblica di Varese che ha iscritto quale atto dovuto nel registro degli indagati per lesioni colpose due tecnici comunali e gli agronomi nominati dalle parti. Ieri mattina erano presenti davanti alla chiesa di San Pietro in Campagna, dove ancora si trova il fusto dell’ippocastano, ridimensionato dopo l’intervento di messa in sicurezza, oltre ai tecnici, i carabinieri di Luino e i legali degli indagati e delle persone ferite. Dal giorno del conferimento dell’incarico, 18 luglio, gli agronomi hanno 90 giorni di tempo per consegnare la loro perizia che dovrà fornire tutti gli elementi utili per stabilire le cause del distacco del grosso ramo. Una domanda su tutte attende risposta: il crollo poteva essere evitato con un’adeguata manutenzione dell’albero che sembrava non presentare sofferenze all’esterno? Lo diranno gli esperti. Quel pomeriggio del 26 giugno davanti alla chiesa di San Pietro a pochi metri dall’oratorio mentre i bambini uscivano attesi da genitori e nonni si è sfiorata la tragedia. Proprio il ritardo di pochi minuti rispetto al solito nell’uscita per essere stati trattenuti dal sacerdote per una preghiera a conclusione del pomeriggio, ha evitato che in prossimità dell’ippocastano ci fossero più persone. Il pesante ramo cadendo ha ferito 8 persone, le più gravi, la bambina di 7 anni, ricoverata per alcune settimane all’ospedale Giovanni XXIII a Bergamo e la mamma, trasportata al San Gerardo di Monza. Per giorni la comunità luinese ha pregato per loro, nel cuore la speranza che potessero superare la situazione particolarmente critica per i traumi riportati, lentamente le condizioni sono migliorate, la piccola di recente è tornata a casa, mentre la mamma ha cominciato il periodo di riabilitazione presso una struttura specializzata, un percorso lungo, che sta affrontando con l’affetto della famiglia.