Il Comune paga l’aumento della mensa

Il Comune di Albairate coprirà gli aumenti dei costi della refezione scolastica fino alla fine dell'anno, in attesa di valutare eventuali adeguamenti tariffari con il nuovo gestore.

Fino alla conclusione dell’anno scolastico, sarà il Comune a farsi carico degli aumenti della refezione determinati dal corrispondente aumento dei costi di produzione: una volta individuato con gara d’appalto il nuovo gestore (il contratto scadrà a luglio) si deciderà poi se adeguare o meno le tariffe nel prossimo anno scolastico.

È stato il sindaco, Flavio Crivellin (nella foto), a fare il punto della situazione pochi giorni fa: "Nel corso del 2023 il costo dei beni al consumo ha subito un aumento medio certificato dall’Istat del 5,7%: 4,9% per i beni lavorati e 7% per quelli non lavorati - ha spiegato -. Tale aumento si è riflesso sul costo pasto del servizio di refezione scolastica. Il gestore, Sodexo fino a luglio, nel rispetto del capitolato di gara, ha comunicato la revisione del prezzo di ogni pasto, applicando un aumento del 5,5%. Come già fatto lo scorso anno, anche per il 2024 l’amministrazione comunale, per correttezza nei confronti degli utenti, non ha voluto applicare modifiche alle tariffe ad anno scolastico ormai avanzato".

Nella sostanza la quota di integrazione tra il costo effettivo del pasto e la tariffa corrisposta dalle famiglie in base alla fascia Isee di appartenenza sarà quindi sostenuta interamente con risorse del bilancio comunale, fino alla fine dell’anno scolastico 2023/2024, per un totale di 8mila 300euro di spesa in più. "A seguito della gara d’appalto per l’individuazione del nuovo gestore del servizio refezione e il nuovo prezzo per pasto – ha concluso Crivellin – si potrà valutare se necessario adeguare le attuali tariffe o meno". P.G.