PAOLO GIROTTI
Cronaca

Il bar preso di mira dai ladri. Telecamere e celle telefoniche: identificato l’autore dei colpi

Sarebbe responsabile di almeno due delle quattro razzie avvenute nei mesi scorsi ai danni di un locale di via XX Settembre che era diventato una sorta di bancomat .

Le indagini hanno richiesto parecchio tempo, ma alla fine hanno condotto a identificare il responsabile di almeno due dei quattro furti avvenuti nei mesi scorsi ai danni del bar De Bernardi di via XX Settembre: il responsabile, un trentunenne italiano, è ora indagato per furto e danneggiamento per i reati commessi il 19 e il 28 maggio. L’uomo, con precedenti penali e di polizia, era già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari perché identificato dagli agenti del commissariato di Legnano, a giugno, come responsabile di una rapina avvenuta in pieno centro cittadino.

Le indagini compiute dagli agenti dell’Ufficio anticrimine del commissariato hanno evidenziato che il trentunenne aveva preso di mira il bar di via XX Settembre, considerato come una sorta di bancomat da utilizzare per ricavare in ogni occasione bottini minimi. Le indagini, alimentate da un quarto furto subito dall’esercizio commerciale a distanza di pochi giorni dalla denuncia per analogo reato, si sono poi concretizzate attraverso sopralluoghi, la mappatura degli impianti di videosorveglianza comunali e privati e la visione e comparazione delle immagini così ricavate: proprio queste immagini si sono rivelate risolutive per il buon esito dell’attività di indagine.

A comporre il quadro definitivo è stata poi l’analisi del traffico telefonico del sospettato, che ha consentito di appurare che le celle telefoniche agganciate dalla sua utenza telefonica mobile erano localizzate in zone compatibili con la sua presenza nel luogo in cui erano stati consumati dei reati, in particolar modo per l’episodio avvenuto nella notte del 28 maggio.

Messe insieme le prove raccolte, l’Ufficio anticrimine ha dato esecuzione al decreto di perquisizione nei confronti del sospettato, che ha permesso di rinvenire e sequestrare anche gli indumenti che erano stati utilizzati in occasione dei furti del 19 e del 28 maggio.