Ignazio, Milena e 3 bambini che hanno un'auto come casa a Legnano: ecco le offerte d'aiuto

Il caso della famiglia Cadoni ha smosso le coscienze: cordata per dare un tetto al nucleoi

Legnano (Milano), 31 dicembre 2022 - Due abitazioni sfitte disponibili a Busto Arsizio, un’altra nel Lazio e un’offerta di lavoro. Il Comune di Legnano, due giorni fa, ha raccolto queste disponibilità per la famiglia Cadoni, di cui si parla da giorni. Una storia, quella della famiglia con le due figliolette che dormiva in macchina, resa nota dall’associazione "Il sole del cuore", rilanciata dai media, e ora oggetto di attenzione e generosità, da tutta Italia. Ignazio e la moglie hanno intanto potuto abbracciare il terzo figlio, nato il 6 dicembre e da allora ricoverato alla Macedonio Melloni.

Il sindaco Lorenzo Radice aveva nei giorni scorsi incontrato il signor Cadoni. Radice gli aveva prospettato un’offerta di housing sociale - la terza nel corso del 2022 - che l’ufficio Servizi sociali ha studiato per la situazione specifica della famiglia alla luce della nascita, all’inizio dicembre, del terzo figlio, le cui condizioni di fragilità sono state rese note dalla famiglia. La soluzione prevede la sistemazione in housing sociale di compagna e figli e dell’uomo in due appartamenti vicini, facilitando quindi l’unitarietà della famiglia.

L’ufficio Servizi sociali, pochi giorni dopo la nascita del terzo figlio, aveva infatti proposto un incontro a Cadoni per prospettargli questa soluzione, ma Cadoni si era detto non interessato alla proposta rifiutando l’incontro. In queste ore sono pervenute, inoltre, al Comune alcune disponibilità di privati. Per tutti questi motivi il Comune ribadisce la disponibilità dei Servizi sociali a costruire una proposta per aiutare la famiglia a ripartire in un percorso verso l’autonomia.

"Il Comune di Legnano, storicamente, ha sempre avuto grande attenzione al problema della casa e anche questa volta è venuto incontro alle necessità della famiglia Cadoni con diverse proposte, l’ultima delle quali considera un bisogno espresso dal padre, quello di restare il più possibile vicino al resto della famiglia - sottolinea Radice -. Ho invitato il signor Ignazio a passare nei nostri uffici per parlare di questa soluzione di housing sociale che, fra l’altro, permetterebbe alla famiglia di ottenere un miglior punteggio nella graduatoria degli alloggi pubblici. E ho ribadito che le porte degli uffici dei servizi sociali sono sempre aperte a lui come a tutti coloro che, per uscire dalla situazione di difficoltà in cui si trovano, sono disposti a farsi aiutare".