
Niente è per sempre, figuriamoci una squalifica al Palio di Legnano. E così i magistrati del Palio, che oggi sono Lorenzo Radice, Giuseppe La Rocca e Gianfranco Bononi, hanno deciso di riprendere in mano la squalifica a vita del noto fantino Walter Pusceddu, facendo seguito alla richiesta di revoca presentata lo scorso dicembre a seguito dei fatti verificatisi nel Palio di Legnano del 2013. I magistrati del Palio di Legnano hanno dunque deciso di ridurre la sanzione comminata in origine, che avrebbe impedito per sempre a Pusceddu di presentarsi al canapo, convertendola in una squalifica di dieci anni che, a decorrere dal giugno 2013, arriverebbe a "fine pena" nel giugno 2023. Non solo: "alla luce della buona condotta tenuta in questi anni – spiegano i portavoce di palazzo Malinverni –, si è concessa una sospensione condizionale a partire dal 21 dicembre 2021. Il provvedimento consente quindi a Pusceddu di riprendere a montare al Palio di Legnano dall’edizione 2022 a condizione che lo stesso non commetta violazioni al regolamento vigente e non reiteri la condotta tenuta nel 2013". All’origine del provvedimento c’era la maxi rissa scoppiata dopo una batteria di qualificazione del Palio 2013, edizione nella quale Pusceddu difendeva i colori della Flora: la decisione di oggi ha come motivazioni "il tempo trascorso dai fatti e il venir meno delle ostilità e dei contrasti; il comportamento positivo tenuto in questi anni verso il mondo del Palio; la condotta tenuta dal 2014 a oggi dai reggenti della contrada la Flora e dai loro rappresentanti nell’ambito della corsa".
P.G.