Free city bike. Il progetto a Bruxelles

Giovani studenti dell'Isis Bernocchi di Legnano premiati per il progetto Free City Bike, sistema innovativo per la mobilità dolce su due ruote.

Nella sala degli stemmi di palazzo Malinverni c’erano anche loro, i ragazzi dell’Isis Bernocchi, ideatori del progetto Free City Bike, con la dirigente d’istituto Elena Maria D’Ambrosio e il professore Francesco Lauricella, docente di laboratorio di Telecomunicazioni: tutti evidentemente emozionati, perché il loro sistema salvavita scelto solo poche settimane fa dalla Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) per partecipare a Expo Sciences Belgio a Bruxelles nel 2025 ha avuto riscontri inattesi. Durante la presentazione delle iniziative organizzate in città dalla Us Legnanese, c’è stato spazio per assegnare un riconoscimento ai giovani studenti, proprio per l’attenzione dimostrata alla mobilità dolce sulle due ruote attraverso il loro progetto. A ideare e mettere a punto il sistema sono stati Filippo Cena, Luca Lazzaroni, Samuele Lodigiani e Alessandro Verrastro, studenti della classe Quinta D dell’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni.

Il gruppo di lavoro aveva portato un primo prototipo funzionante alla manifestazione italiana per il 35° concorso dell’Unione europea dei giovani scienziati, tenutasi a Milano nella sede della Fast il 18 marzo, e qui ha conquistato un posto per l’Expo di Bruxelles nel 2025. Free City Bike è costituito da un sistema di rilevazione, una sorta di tappetino che rileva il passaggio delle bici, e da un’unità di visualizzazione da installare agli incroci, per gli automobilisti: quando una bici è nei paraggi, un semaforo si accende segnalandone la presenza attraverso un sistema che sfrutta la risonanza della mutua induzione tra due bobine, di cui una è collegata a un generatore di segnale regolato ad una particolare frequenza e l’altra è collegata ad un circuito amplificatore.

Paolo Girotti