Legnano, l'ex sindaco Fratus resta ai domiciliari

Respinta la richiesta di interruzione della misura cautelare anche a Cozzi e Lazzarini

Gianbattista Fratus, ex sindaco di Legnano (Studiosally)

Gianbattista Fratus, ex sindaco di Legnano (Studiosally)

Legnano (Milano), 5 ottobre 2019 - L'ex sindaco Gianbattista Fratus resta agli arresti domiciliari. Il giudice del tribunale di Busto Arsizio, Daniela Frattini, ha infatti respinto la richiesta di revoca della misura cautelare applicata nei confronti del primo cittadino dal primo giorno dell’inchiesta Mani Pulite, a metà maggio di quest’anno.

Come noto la stessa misura cautelare è applicata anche al vicesindaco Maurizio Cozzi (che ha prima trascorso sei settimane in cella nel carcere di Busto Arsizio) e all’ex assessore alle Opere pubbliche, Chiara Lazzarini. Anche per loro la pronuncia è stata la medesima e dunque prosecuzione della misura cautelare. La richiesta al giudice dibattimentale è stata respinta nella giornata di ieri. Fratus, difeso dal legale Alessandro Bernasconi, ha tentato di farsi revocare i domiciliari, dopo che sia il Rriesame, sia il giudice per le indagini preliminari, avevano rigettato la stessa richiesta: la richeista è stata rigettata perché Fratus potrebbe ancora influenzare i testimoni.

«Trascorsi quasi 5 mesi di arresti domiciliari e a fronte della proposta di patteggiamento del pubblico ministero a 11 mesi pena sospesa – hanno spiegato i legali dell’ex sindaco – , riteniamo non sussistano le esigenze cautelari in ordine al rischio di inquinamento probatorio. Il fatto che non rivesta più la carica di sindaco implica che Fratus non sia in grado, neanche volendo, di esercitare ad oggi alcuna influenza sui testimoni, che per altro hanno già reso sommarie informazioni testimoniali al pm. Inoltre, l’afflittivitá della misura concretizzatasi anche nel divieto di comunicare con l’esterno, non è a nostro parere giustificata, ritenendo sufficiente un obbligo di dimora nel comune di Castano Primo». Per Fratus, Cozzi e Lazzarini la misura cautelare scadrà non prima di metà febbraio.