Qatargate, scarcerato Francesco Giorgi: era il compagno dell'ex vicepresidente Eva Kaili

Il velista abbiatense si trova ora agli arresti domiciliari, sottoposto al regime del braccialetto elettronico.

Francesco Giorgi

Francesco Giorgi

Abbiategrasso - Francesco Giorgi, l'assistente parlamentare finito in carcere il 9 dicembre scorso nell'ambito del Qatargate insieme all'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri e alla compagna ed ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, ha lasciato il carcere di Saint-Gilles per fare rientro nella sua abitazione a Bruxelles, dove si trova ora ai domiciliari sottoposto al regime del braccialetto elettronico. Lo si apprende da fonti investigative.

Giovedì scorso la Camera di consiglio del tribunale di Bruxelles aveva deliberato per la scarcerazione di Giorgi, 35 anni, sotto sorveglianza elettronica. Una decisione alla quale la procura federale belga - in attesa di novità il prossimo 7 marzo sul destino del giudice istruttore Michael Claise, ricusato dall'altro eurodeputato in carcere Marc Tarabella e attualmente sospeso - non si è opposta.

Le pratiche per il trasferimento dell'indagato hanno tuttavia richiesto un'attesa di tre giorni a causa di alcune difficoltà tecniche legate al braccialetto elettronico, che questa mattina sono state risolte. Se non vi saranno ulteriori evoluzioni giudiziarie, un nuovo riesame delle misure cautelari nei confronti del braccio destro di Panzeri sarà messo in calendario ad aprile. 

L'ex vicepresidente del Parlamento Europeo, Eva Kaili, rinchiusa nel carcere di Haren, alle porte di Bruxelles, dal 9 dicembre scorso, utilizzerebbe la sorella per tentare di comunicare con il marito, Francesco Giorgi, anch'egli agli arresti all'epoca dei fatti ma ora ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Lo riporta il Fatto Quotidiano, dando conto di un verbale in cui si riassumono delle intercettazioni, trasmesso dagli inquirenti alla Procura federale.   

Secondo gli agenti, dalle conversazioni della politica greca con il padre emergerebbe anche che Kaili era preoccupata per le pressioni che il marito avrebbe potuto subire da "quei ragazzi",la cui identità non è certa (potrebbero essere gli investigatori, oppure Pier Antonio Panzeri, ex datore di lavoro di Giorgi). Kaili è preoccupata e teme che il marito possa "piegarsi" a causa del "terrore", forse per la detenzione.