
Federica Banfi
Canegrate (Milano), 30 aprile 2018 - Si è svolta ieri pomeriggio poco prima della partita di Serie C di pallacanestro femminile, fra Basket Canegrate e Pro Patria Busto Arsizio, il cerimoniale per ricordare Federica Banfi. La giovane ventenne scomparsa durante la notte di Capodanno in un drammatico incidente in Valle d’Aosta mentre stava recandosi con gli amici dell’oratorio canegratese in piazza ad Aosta, era una giocatrice di basket nella storica annata 2012, quella della promozione in A3, e per questo motivo la società ha deciso di renderle omaggio con una targa sistema all’interno del palazzetto sportivo di via Toti.
Presenti alla cerimonia il sindaco Roberto Colombo e il parroco del paese, oltre ai genitori della ragazza e tutte le sue ex compagne di squadra che sono state le vere promotrici dell’iniziativa. Tanti anche gli animatori e gli amici dell’oratorio San Luigi presenti durante il taglio del nastro della targa, apposta nella segreteria del Basket Canegrate. Intanto è ancora un mistero la morte della giovane. La procura sta ancora indagando e l’indagine è adesso affidata al perito Luigi Bracci, incaricato dalla Procura di Aosta di accertare le cause dell’incidente stradale che è costato anche il ferimento di diversi ragazzi.
La giovane era rimasta uccisa sull’A5 nei pressi di Pontey. La procura attende ancora chiarezza sulla dinamica dello scontro fra l’autobus e il furgone sul quale Federica viaggiava insieme agli amici dell’oratorio di Canegrate. La perizia nelle scorse settimane aveva subìto un rinvio per problemi personali del perito. Il nodo della vicenda viaggia sulla dinamica dello scontro, causato o meno dalla presenza di ghiaccio sull’asfalto. Il punto è legato proprio a questo particolare che potrebbe cambiare e di molto, il proseguo delle indagini. Si passa infatti da un caso fortuito, a quello di negligenza da parte della società autostradale che gestisce il ramo valdostano. Per ora nessuna decisione nel merito è stata presa nonostante siano passati quasi cinque mesi dal quel tragico San Silvestro.