Donazione terapeutica. Gli orologi salva-tempo

Li ha regalati Caos, onlus impegnata con le donne malate di tumore. Staranno sulle pareti del reparto di Medicina dell’Ospedale di Varese.

Una donazione importante, a effettuarla Caos, l’associazione varesina impegnata nell’aiuto alle donne colpite da tumore al seno e a della Breast Unit. Questa volta la generosità dell’associazione riguarda un’altra struttura, sempre nell’interesse di pazienti bisognosi di attenzione, con la donazione di 64 orologi da parete per le stanze della Medicina dell’Ospedale di circolo diretta dal professor Francesco Dentali. Un segno di attenzione per i pazienti più anziani e fragili, che si integra in un progetto più ampio per il contrasto del delirium, fortemente voluto da Dentali.

"Molti dei nostri pazienti sono anziani e per loro la degenza comporta il rischio di perdere l’orientamento spazio-temporale e favorire l’insorgere di una complicanza quale il delirium – spiega il primario – Una forma acuta molto pericolosa, perché può portare a un rapido peggioramento della prognosi e a un allungamento della degenza, oltre all’aumento del rischio di mortalità. Per curare il delirium ci sono poche terapie e non sempre efficaci".

Per contrastare l’insorgere di questa complicanza, un orologio appeso alla parete di una stanza può fare la differenza: i pazienti si rendono conto del tempo che passa e hanno contezza della fase del giorno. Inoltre, essendo completi di datario, questi orologi consentono al paziente di essere consapevoli del mese e della stagione, mantenendosi orientati nel tempo.

"Abbiamo accolto senza indugi la proposta del professor Dentali di fornire questi particolari orologi con l’indicazione della data – dice Adele Patrini, presidente di Caos – Il progetto per contrastare il rischio di delirium è meritevole e, anche se è rivolto alla cura di pazienti diversi dalle donne operate al seno, l’intento che sottende è lo stesso perseguito da Caos nella Breast Unit: integrare il lavoro dei sanitari con piccoli gesti d’attenzione al paziente che possono fare una grande differenza, soprattutto per chi è in condizioni di particolare fragilità". "Il progetto – spiega Dentali – prevede anche la lettura del quotidiano in corsia, grazie alla collaborazione dei volontari di Avo che già portano compagnia e aiuto ai degenti, e alla Doll Therapy che stiamo per introdurre".