CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Discarica di Cerro Maggiore, il Comune convoca una commissione “trasparente”

L’incontro si svolgerà in diretta streaming e sarà registrato, così che ogni cittadino possa seguirlo anche da casa. Intanto il comitato “No discarica” raccoglie 1.600 firme

La discarica di Cerro

La discarica di Cerro

Cerro Maggiore (Milano), 11 aprile 2025 – “L’iter del progetto di recupero ambientale dell’area di Baraggia deve procedere con concretezza, trasparenza e spirito di condivisione”. Così l’assessore all’Ambiente Alessandro Provini annuncia la convocazione di una nuova seduta della Commissione Consiliare, dedicata a fare il punto sulle procedure in corso e, soprattutto, ad ascoltare le proposte del comitato “No Discarica”, che proprio in queste ore ha raccolto ben 1.600 firme contro il progetto. “La Commissione – spiega Provini – sarà un momento ordinato di ascolto e confronto. Vogliamo approfondire, chiarire e condividere ogni passaggio dell’iter amministrativo. L’incontro si svolgerà in diretta streaming e sarà registrato, così che ogni cittadino possa seguirlo anche da casa. La trasparenza è un principio fondamentale: tutto dev’essere pubblico e tracciabile, perché è giusto che ogni passo rimanga agli atti e accessibile a tutti”. Quella in programma sarà la seconda riunione ufficiale della Commissione dedicata a Baraggia. “Analizzeremo insieme quanto è stato fatto finora e affronteremo il percorso che dovrà iniziare a breve in sede di Città Metropolitana – aggiunge l’assessore –. Il nostro obiettivo è portare avanti il percorso pubblico e condiviso avviato già da anni, con le battaglie giudiziarie del 2019, 2020 e 2021 che ci hanno visti vincitori, e proseguito nel 2023 con la presentazione del protocollo d’intesa, fino alla bozza di convenzione discussa nella commissione del 2024”. Tutti i documenti, passati e futuri, saranno disponibili sul sito del Comune. “Accogliamo proposte emendative, purché ancorate alla realtà amministrativa – precisa Provini –. Non vogliamo che eventuali falle o cavilli possano riaprire, un domani, l’ipotesi di una vera discarica, come accadde in passato con il progetto sull’amianto. È il momento di chiudere definitivamente una brutta pagina di storia, iniziata negli anni ’90 con l’emergenza rifiuti di Milano, che ha pesato duramente sul nostro territorio e sulle comunità di Cerro, Cantalupo e Rescaldina”. La raccolta di firme in atto conferma che il tema è ancora molto sentito tra i cittadini. “Milleseicento firme sono una voce forte, che va ascoltata con rispetto – conclude Provini –. Come Amministrazione siamo al fianco di chi difende il territorio con determinazione e senso civico”.