Un portico che diventa una galleria fotografica a cielo aperto. Spesso percorso dalle persone in gran fretta, dirette alla fermata degli autobus extraurbani. Conoscevamo il comitato Vivi Legnarello, che si batte da tempo perché il quartiere mantenga una sua attrattività, e da pochi giorni è arrivato il comitato Vivi Largo Tosi. Ieri si è presentato alla cittadinanza con una mostra, intitolata “Scarpe rosse“. Un’esposizione fotografica allestita sulle pareti-pilastri del portico, di sole 48 ore (oggi ultimo giorno), per la sensibilizzazione alla lotta contro i femminicidi. Un contributo per sensibilizzare e unire la comunità nella lotta contro la violenza sulle donne. Ma non solo. È anche un modo per richiamare l’attenzione su una porzione di territorio. Quello di largo Tosi, cuore strategico di Legnano, che però sopratttutto sul lato del porticato dei palazzi Inail presenta da anni una situazione di degrado. Fatta di scritte e graffiti sui muri che nessuno cancella. A volte di bivacchi. "Anche noi siamo centro e amiamo vivere nel decoro – dicono Antonio Franco e Rosella Peluso, in rappresentanza del sodalizio –. Il centro non inizia in piazza San Magno". Il comitato si definisce "un’associazione, apolitica ed apartitica, di cittadini residenti a Legnano in largo Tosi e vie limitrofe, che ha come obiettivo il contrasto al degrado, il miglioramento del decoro urbano, l’aumento della sicurezza e il contrasto all’inquinamento acustico ed ambientale di tale zona".
La sua intenzione è "offrire, all’amministrazione comunale la propria disponibilità ad un confronto costruttivo e collaborativo, formulando proposte e promuovendo iniziative volte a sensibilizzare cittadini che abbiano, come finalità, recuperare a una normale vita quotidiana, gli spazi posti sotto il porticato di largo Tosi e nelle immediate vicinanze.
Un altro problema sentito, che chi vive negli appartamenti del palazzo Inail ha a più riprese denunciato anche negli anni passati, è il terminal dei pullman extraurbani di Movibus. Strategico per chi vive fuori città e si ritrova nel centro di Legnano, problematico per chi, ad esempio, si ritrova a convivere coi fumi di scarico dei bus a ridosso di finestre e balconi. Già, perché di un suo possibile spostamento nell’area della stazione si era parlato più volte in passato, ma finora è rimasto lettera morta.