Coronavirus, fa la spesa a Corbetta: trecento euro di multa

Un cittadino di Casorezzo che lavora a Pero sorpreso dai vigili urbani all’Esselunga: "Non doveva venire qui..."

Il sindaco di Corbetta Marco Ballarini

Il sindaco di Corbetta Marco Ballarini

Corbetta (Milano), 1 aprile 2020 - A Corbetta, con l’Amministrazione Ballarini, chi sgarra paga. Lo sanno gli automobilisti che sono transitati lungo la statale con l’auto senza assicurazione o revisone del veicolo, lo sanno quelli che hanno sversato rifiuti illegalmente nel verde, gli accattoni che fingono di essere invalidi. Da venerdì lo sa anche un cittadino di Casorezzo, Pasquale Sirianni, multato con una sanzione di trecento euro per essere andato a fare la spesa all’Esselunga. Le sue denunce su Facebook hanno fatto il botto di visualizzazioni (più di 42mila in poche ore).

"Per mia fortuna – racconta Sirianni – sto ancora lavorando in queste settimane. Venerdì tornando dal lavoro (da Pero) mi sono fermato all’Esselunga per fare la spesa, in quanto mia moglie non può uscire da casa. Ero in coda da un’ora. Quando stavo per entrare è arrivata la macchina dei vigili. Hanno chiesto a cinque persone di accostare per i controlli dei documenti. Io avevo le certificazioni prescritte dal decreto, con le quali circolo normalmente per lavoro e motivi sanitari, ma la comandante Lia Vismara, che era presente col sindaco alle spalle, non le ha neanche volute vedere. Mi ha solo detto: da Pero non puoi venire all’Esselunga".

Sirianni è stato multato. Poi comunque è potuto entrare nel supermercato e fare la spesa. "A Corbetta stanno mettendo in atto la pandemia del terrore – aggiunge –. In coda con me c’erano persone che piangevano". La replica del sindaco non si è fatta attendere. "Abbiamo deciso di fare dei controlli quando abbiamo viste lunghe code fuori dal supermercato, con gente che doveva aspettare anche due ore prima di entrare". "Nel caso specifico, sulla strada da Pero a Casorezzo quanti supermercati ci sono? Che senso aveva arrivare sino all’Esselunga di Corbetta? Purtroppo la gente non ha ancora capito la gravità del momento. Tutti dobbiamo modificare le nostre abitudini". Casorezzo è uno dei paesi che non ha supermercati. I residenti sono quindi autorizzati a lasciare il Comune per recarsi a fare la spesa nei centri più vicini.