PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, frode dei bonus edilizi: altri 40 indagati. Un commercialista finisce nei guai

Secondo gli investigatori, il professionista di Legnano avrebbe effettuato acquisti di crediti poi ceduti a catena e monetizzati in un istituto finanziario. Sequestrati 32 milioni

Le indagini coordinate dalla Procura sono state svolte dai finanzieri del comando provinciale di Monza
Le indagini coordinate dalla Procura sono state svolte dai finanzieri del comando provinciale di Monza

Si allarga a dismisura l’indagine della Finanza di Monza sui bonus edilizi, al centro dell’attenzione ci sono le operazioni compiute da un commercialista legnanese: gli sviluppi dell’indagine coordinata dalla procura monzese hanno portato a 40 nuovi indagati e i finanzieri hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza di crediti fiscali per un valore di oltre 32 milioni, per le ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato e indebite compensazioni di crediti fittizi.

Dopo il sequestro da 90 milioni nella prima metà dell’anno, gli specialisti del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno dunque proseguito l’attività d’indagine a seguito di anomalie antiriciclaggio e alert di rischio emersi nei confronti del commercialista di Legnano: il professionista avrebbe effettuato, da un’ampia platea di persone fisiche, operazioni di acquisto di crediti riguardanti interventi edilizi “Bonus facciata 90%”, ponendo in essere subito dopo cessioni a catena dei crediti, che venivano infine monetizzati in un istituto finanziario.

Le Fiamme gialle hanno scoperto un vasto e ripetuto sistema fraudolento gestito da più persone fisiche, attraverso la costituzione di 70 soggetti economici tra ditte individuali e società (due con sede a Monza e altre con domicilio fiscale in numerose provincie del territorio nazionale), volto alla creazione e circolazione di crediti d’imposta inesistenti e all’ottenimento di ingenti quantitativi di liquidità, utilizzando illecitamente l’istituto giuridico della cessione dei crediti fiscali tra il 2021 e il gennaio 2023.

Sono state approfondite 25 posizioni di persone fisiche, di cui quattro residenti tra Monza e Desio, che in prima battuta avrebbero ceduto i crediti per l’esecuzione di presunti interventi edilizi, riscontrando una serie di elementi indiziari che hanno denotato la natura fittizia dei crediti, tra cui la mancanza dei necessari bonifici parlanti o la duplicazione delle cessioni di credito a più soggetti per lo stesso importo, ma con codici tributo differenti.

Le realtà economiche cedenti e cessionarie, tra cui quelle che avrebbero dovuto eseguire i lavori, sono risultate di recente costituzione e senza una struttura operativa reale, con legali rappresentanti e amministratori gravati da precedenti penali e oggetti sociali non compatibili con le attività da svolgere.