La commemorazione per gli 80 anni dall’uccisione di Mauro Venegoni, domenica, è stata utilizzata in modo improprio per fare propaganda politica: ad accusare il sindaco Lorenzo Radice, d’aver strumentalizzato la commemorazione pubblica dedicata a ben altri temi, sono i partiti d’opposizione, in particolare Lega e Movimento dei Cittadini. Sotto accusa è il passaggio del discorso di Radice dove, immaginando cosa si sarebbe domandato oggi il partigiano Venegoni, si fa riferimento tra gli altri temi anche alle piste ciclabili: "Cosa direbbe di questa mancanza di coraggio e di onestà intellettuale che fabbrica continuamente scuse per non fare quello che è ormai indispensabile al pianeta per assicurarsi un futuro? Cosa direbbe di fronte a chi dice, facendo un piccolo e banale esempio, “io sono per l’ambiente ma le piste ciclabili qui, davanti a casa mia, proprio qui, non vanno bene?“". "Durante la commemorazione – dicono i consiglieri della Lega – il sindaco ha scelto di trasformare un momento di memoria e rispetto in una vetrina per la sua propaganda politica. È una caduta di stile e una mancanza di rispetto per i cittadini che hanno opinioni diverse e per i quali la sicurezza e l’efficacia di questi progetti sono reali punti di discussione. Il rispetto per chi ha sacrificato la vita richiede che si metta da parte la politica di parte".
"Siamo assuefatti alla propaganda e all’intolleranza del dissenso troppe volte dimostrate dal sindaco – dice Franco Brumana, del Movimento dei Cittadini – ma in questa occasione solenne, in cui quale con la fascia tricolore rappresentava la cittadinanza legnanese, è stata inaccettabile la strumentalizzazione di un martire della libertà per polemizzare contro chi ha criticato le nuove piste ciclabili, frutto di scelte assurde e adottate a tavolino. Se proprio vuole chiedersi cosa farebbe ora Venegoni, consideri la possibilità che lo manderebbe a quel paese".P.G.