Valanga in val Formazza, morti due ciaspolatori di Legnano

Le vittime sono Roberto Biancon di 53 anni di Arluno e Vanessa Gatti, 30 di Origgio. Con loro anche un cane che non è ancora stato trovato

Vanessa Gatti e Roberto Biancon travolti e uccisi da una valanga in Val Formazza

Vanessa Gatti e Roberto Biancon travolti e uccisi da una valanga in Val Formazza

Legnano, 7 gennaio 2024 – Tragedia in alta val Formazza (Verbania) dove una valanga ha travolto e ucciso due ciaspolatori di Legnano nella zona del Lago del Toggia, a circa 2200 metri di quota, a non molta distanza dal rifugio Maria Luisa.

Le vittime sono Roberto Biancon, osteopata di 53 anni nato a Legnano e residente ad Arluno con la passione per la montagna, e Vanessa Gatti, impiegata di 30 anni compiuti da meno di un mese originaria di Saronno e residente a Origgio  

L'allarme è stato lanciato intorno alle 12 dai guardiani della diga che hanno assistito all'evento. In quanto tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese si sono portati sul punto della valanga e hanno iniziato una prima ricerca con l'Artva (Apparecchio per la ricerca dei travolti da valanga) con esito negativo.

Vanessa Gatti e Roberto Biancon travolti e uccisi da una valanga in Val Formazza
Vanessa Gatti e Roberto Biancon travolti e uccisi da una valanga in Val Formazza

Nel frattempo è stato allertato il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte che, nonostante il forte vento in quota, è riuscito a sbarcare il tecnico e l'unità cinofila da valanga del Soccorso Alpino che hanno proseguito le ricerche individuando un primo corpo, quello dell’uomo, all'interno della massa nevosa. In seguito grazie alla segnalazione del cane da valanga, è stato trovato anche il corpo della donna che la forza della slavina ha spinto sino all'interno del lago.

Sul posto stanno giungendo l'elicottero dei Vigili del Fuoco con il nucleo sommozzatori per il recupero della salma in acqua e un'ulteriore squadra del Soccorso Alpino civile con un medico e della Guardia di Finanza per la constatazione dei decessi. I due, che dai primi accertamenti sarebbero residenti nella zona di Legnano, si erano avventurati in quella che è la parte più settentrionale del Piemonte, tra l’Ossola e la Svizzera.

I soccorritori recuperano il corpo di una dei due scialpinisti travolti dalla valanga in Val Formazza
I soccorritori recuperano il corpo di una dei due scialpinisti travolti dalla valanga in Val Formazza

Rischio elevato

Nella zona dove si è staccata la valanga che ha travolto i due lombardi il bollettino Arpa dava rischio valanghe marcato. “Da ieri il vento è stato da moderato a forte – si legge nel bollettino regionale - I nuovi accumuli di neve ventata possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali. Sono previste valanghe asciutte di medie e di grandi dimensioni. La neve fresca degli ultimi due giorni così come gli accumuli di neve ventata che hanno raggiunto un certo spessore devono essere valutati con attenzione al di sopra dei 2200 metri circa”.