Cestini colmi di rifiuti, giro di vite a Legnano

Amga, l'azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, e il Comune promettono battaglia contro gli incivili che gettano i sacchi dell'immondizia domestica nei cestini. Fra le misure allo studio, l'installazione delle telecamere

Samarate, cestini pieni di rifiuti (Newpress)

Samarate, cestini pieni di rifiuti (Newpress)

LEGNANO (Milano), 22 marzo 2018 - E' un problema frequente e, nonostante i reiterati richiami, non accenna a diminuire: stiamo parlando dell’abbandono di rifiuti di ogni genere all’interno dei cestini stradali presenti in città. Dietro tali conferimenti abusivi, che impattano fortemente e negativamente sul decoro urbano, non c’è una logica, se si considera che i rifiuti domestici vengono regolarmente raccolti con il sistema porta a porta e che in via Novara esiste una piattaforma ecologica dove è possibile conferire, a titolo gratuito, le altre tipologie di rifiuto. Trascuratezza, incuranza, inciviltà verso l’ambiente sono le motivazioni che spingono molte persone a disfarsi dei rifiuti domestici abbandonandoli nei cestini stradali, piuttosto che nelle immediate vicinanze, se gli stessi risultano già strapieni. L’abbandono di rifiuti è tuttavia un reato che comporta sanzioni amministrative e che assume risvolti anche penali, quando di mezzo ci sono rifiuti pericolosi. 

Lo scorso anno dai 550 cestini stradali presenti a Legnano sono state raccolte 511 tonnellate di rifiuti: una cifra considerevole che, distribuita sui circa 60mila abitanti che Legnano conta, equivale a circa 8,5 chilogrammi per abitante. Con la sua capienza di 100 litri, ciascun cestino avrebbe un’autonomia di circa 15 giorni, se fosse utilizzato correttamente, ossia per il conferimento dei rifiuti cosiddetti “stradali” (fazzoletti di carta, scontrini fiscali, pacchetti e mozziconi di sigarette, ciotoline del gelato, bastoncini in legno dei ghiaccioli, etc.): invece, proprio perché ciò purtroppo non avviene, gli addetti di AEMME Linea Ambiente sono costretti a procedere al loro svuotamento ben 3 volte la settimana. C’è poi un altro aspetto che non va tralasciato: spesso pur di riuscire a introdurvi anche i sacchi più voluminosi, qualcuno arriva anche a forzare e a rompere la copertura in metallo dei cestini che, da sola, costa la bellezza di quasi 140 euro. Danni e costi, insomma che, come detto, vanno a ripercuotersi su tutti i cittadini.   

Il Comune promette però ora un giro di vite. Allo studio, come preannuncia l'assessore all'Ambiente Gianluca Alpoggio, c'è la possibilità d'installare delle telecamere a ridosso dei cestini maggiormente presi di mira. A scopo preventivo, ma anche laddove possibile "punitivo". "Non riteniamo più ammissibili certi comportamenti che squalificano la città anche a livello d’immagine", sono le parole, simili a una dichiarazione di guerra, di Alpoggio.