Cerro Maggiore, cadavere carbonizzato. Il video dei residenti: "Cos’è quell’incendio?"

Le immagini riprese col telefonino a metà della scorsa settimana "Pensavamo ai soliti clochard"

Gli investigatori sul luogo del ritrovamento

Gli investigatori sul luogo del ritrovamento

Cerro Maggiore (Milano) -  "Guarda , fanno un falò all’interno della Brenta!". Con queste parole un residente di zona ha mandato alcune foto e un video a un conoscente, spiegando che qualcuno aveva acceso un rogo nell’area dismessa di fianco all’autostrada Milano-Varese. Il tutto senza sapere di avere inquadrato l’esatto istante in cui il corpo di un uomo sarebbe finito carbonizzato proprio nell’ex ditta cerrese di profilati. Questo sarebbe emerso dopo la raccolta di indizi da parte dei carabinieri del comando di Legnano che avrebbero ricevuto la documentazione da un cerrese che abita a qualche centinaia di metri dal luogo dove venerdì alcuni ragazzini hanno trovato il cadavere carbonizzato di un uomo completamente distrutto dal tronco alle testa. La documentazione fotografica e il relativo video, girati col telefonino, sarebbero stati ripresi a metà settimana, definendo in maniera importante lo spazio temporale in cui si sarebbe consumato quello che a tutti gli effetti sembra una esecuzione da parte della malavita organizzata. Nell’area in questione non entra quasi mai nessuno, eccezion fatta per alcuni appassionati di urbex e qualche ragazzino, spinto in quella zona per curiosità o, come in questo caso, per girare video da inserire poi su tik tok. Quindi le telecamere di sorveglianza in paese potrebbero aver inquadrato movimenti sospetti in zona. Certamente l’uomo sarebbe stato portato nella Brenta in automobile. Non è dato sapere se fosse già cadavere o no, così come non si conoscono al momento le cause della morte. Ieri è stato effettuato sul corpo carbonizzato l’esame autoptico e il prelievo del dna che verrà confrontato con la banca dati degli scomparsi. Tutti tentativi di dare un nome alla vittima - non giovane perché sono stati trovati capelli e barba bianchi -, la cui morte potrebbe risalire a pochi giorni or sono e non a settimane come invece si pensava in un primo momento. Altri indizi non sono emersi: sul luogo del ritrovamento non ci sono documenti e i vestiti che l’uomo indossava sono andati distrutti a causa dell’incendio. La scientifica ha però cercato eventuali tracce. In ogni caso è stato categoricamente escluso il suicidio, non essendoci in zona taniche di benzina lasciate a poca distanza o altri oggetti. Chi ha dato fuoco all’uomo ha portato in zona tutto l’occorrente, poi lo ha rimosso portandoselo via. Intanto in paese la scoperta del cadavere ha provocato indignazione e preoccupazione.