Cave di Casorezzo, giorni decisivi per il sì

Martedì il Tar sarà chiamato a pronunciarsi sul blocco delle ruspe richiesto di sindaci dei Comuni del Parco del Roccolo

Manifestazione contro la discarica di Casorezzo

Manifestazione contro la discarica di Casorezzo

Busto Garolfo (Milano), 4 ottobre 2020 - Ennesima assemblea sulla questione delle Cave di Casorezzo. L’incontro è stato organizzato dai sindaci dei Comuni del Parco del Roccolo e dai comitati antidiscarica. All’auditorium don Besana della Bcc di Busto Garolfo si è celebrato il solito rituale che da anni ormai caratterizza tutta questa vicenda. Sindaci e ambientalisti decisamente contrari al progetto della Solter per una discarica di rifiuti speciali non pericolosi, decisi ad attaccarsi ad ogni cavillo legale per ottenere uno stop ai lavori. Dal versante opposto Città Metropolitana che, forte di un progetto presentato a regola d’arte dall’azienda Solter non ha potuto fare a meno di dare il via libera ai lavori. In mezzo i cittadini di Busto Garolfo e Casorezzo che da vent’anni vivono sulla pelle questa estenuante partita a scacchi tra Solter e Amministrazioni locali e che li ha resi ultimamente un po’ indifferenti e forse rassegnati. A dirlo sono i numeri delle presenze alle assemblee e di quanti hanno assistito in streaming l’incontro dell'altro giorno.

Un centinaio di persone, non di più viste le normative anticovid, per un problema che potrebbe investire una cittadinanza composta da oltre ventimila abitanti. I cortei con striscioni e biciclette, il più delle volte occasione per una sgambata estiva in compagnia, non hanno avuto riscontri nelle occasioni ufficiali dove la presenza veramente contava. Il presidio all’ingresso dell’area cave, avamposto della protesta ormai ventennale contro il conferimento dei rifiuti, complice anche il coronavirus ha perso il proprio smalto trasformandosi in un piccolo ricovero per gli ultimi indignados. Verrebbe da pensare davanti a queste cose che la partita sia già stata data per vinta e che gli unici a credere in una risposta favorevole delle carte bollate e dei giudici, siano solo i sindaci e i comitati antidiscarica ridotti nei ranghi operativi. Lo share di venerdì scorso è stata la prova sovrana di questo disinteresse generale, sopito forse dai maggiori problemi introdotti dall’emergenza sars-cov2.

Ad ammetterlo a denti stretti sono stati anche i sindaci che, guardando al numero dei contatti sulla pagina YouTube del Comune di Casorezzo dedicata alla diretta, non hanno potuto far altro che ammettere un sostanziale raffreddamento degli entusiasmi. Martedì prossimo il giudice amministrativo dovrà esprimersi sul blocco alle ruspe richiesto dai primi cittadini in attesa degli esiti ai ricorsi ancora pendenti. Se verrà rigettata la richiesta avanzata dalle Amministrazioni locali, la Solter potrà proseguire senza ulteriori ostacoli l’approntamento del bacino che dovrà accogliere 650mila metri cubi di rifiuti.

La coordinatrice del comitato antidiscarica Eleonora Bonecchi ha ipotizzato un innalzamento dell’asticella delle proteste se dal Tribunale amministrativo regionale emergerà un intervento sfavorevole agli ecologisti, bisognerà conoscere alla fine su quale supporto le pur giuste ragioni di Bonecchi troveranno un sufficiente numero di proseliti per dare il giusto peso alle manifestazioni. Biciclette e scarpe da trekking sono ormai state messe quasi del tutto a riposo, eventuali future forme di protesta richiederanno una buona dose di abnegazione per dare i frutti sperati, aspetto forse troppo impegnativo per i cittadini di Busto Garolfo e Casorezzo. A dirlo saranno però i prossimi giorni.