PAOLO GIROTTI
Cronaca

Non riesci a pagare la casa di riposo? Il Comune ti vende l’appartamento

Legnano, il regolamento delle Rsa fa infuriare le famiglie degli ospiti

Immagine di repertorio di casa di riposo (Studiosally)

Legnano (Milano), 28 gennaio 2017 - Non hai abbastanza soldi per pagare la retta della casa di riposo? Il Comune può costringerti a vendere casa per recuperare quanto manca all’appello. Non è farina del sacco di politici e tecnici del Comune di Legnano, ma è proprio dalla città a pochi chilometri dal capoluogo che è partita la protesta delle famiglie che, nel regolamento Isee a cui fare riferimento per la gestione del servizio, si sono trovate di fronte a questo possibile scenario, sancito nero su bianco nel quarto comma dell’articolo 70. Il passaggio in questione, votato da tutti i Comuni del Piano di Zona, è piuttosto chiaro: specificato che, per la compartecipazione nel pagamento delle rette, il Comune «in presenza di eventuali beni mobili o immobili potrà procedere con accordi con i beneficiari per l’alienazione dei beni medesimi», nell’ultimo comma specifica anche che «in assenza di accordi la contribuzione comunale deve intendersi quale anticipazione di quanto dovuto, con conseguente titolo da parte del Comune di rivalersi sulla futura eredità». Il regolamento Isee oggi al centro del dibattito è quello elaborato nelle sue linee guida da Anci Lombardia e poi suggerito ai Comuni: Legnano, come gli altri 10 Comuni inclusi nel Piano di Zona e probabilmente come tante altre città lombarde, lo ha approvato.

«Questo articolo era già stato oggetto di discussione - ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Gian Piero Colombo, dopo una riunione con i famigliari degli ospiti delle Rsa alla quale ha partecipato cercando di rasserenare gli animi -: si è deciso di approvare il regolamento così com’era solo perché le posizioni non erano concordi, rimandando la discussione a un secondo momento. Dopo aver avuto pareri qualificati sull’argomento, ritengo che questo comma sia completamente sbagliato e che vada modificato. Posso assicurare che, in ogni caso, il Comune non ha nessuna intenzione di obbligare nessuno a vendere la casa per pagare la retta». Resta il fatto che, fino a quando questo comma non sarà modificato o completamente cancellato, non basta la parola di un singolo per modificare la norma votata nel regolamento. Questa preoccupazione ha mosso sia i rappresentanti del Centro per il diritto alla salute, sia le forze politiche cittadine intenzionate a proporre una mozione in Consiglio comunale per la cancellazione del contestato comma.

Non è il primo caso in cui, anche in altri passaggi, il regolamento Isee proposto da Anci e acquisito dai Comuni si trova al centro di contestazioni: nell’estate del 2016 il Tar della Lombardia ha accolto un ricorso, proposto da associazioni e privati, che riguardava per esteso proprio gli aspetti della compartecipazione al costo delle rette Rsa, sospendendo la delibera del Comune di Vimodrone con cui si adottava il regolamento Isee “dettato” da Anci Lombardia.