CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Canegrate, sospesi i due dipendenti del Comune accusati di truffa

Si scambiavano il “cartellino” per coprirsi e assentarsi di frequente dall’ufficio. Uno è l’ex sindaco di Nerviano, Enrico Cozzi, coordinatore del Pd di zona molto attivo politicamente

Il municipio e il sindaco di Canegrate, Matteo Modica

Il municipio e il sindaco di Canegrate, Matteo Modica

Canegrate, 30 ottobre 2024 – L’accusa è di quelle pesanti: truffa ai danni dello Stato. I due dipendenti del comune di Canegrate finiti in un’inchiesta della Procura di Busto Arsizio rischiano molto. Uno dei due è Enrico Cozzi, già sindaco di Nerviano e coordinatore del Pd di zona.

L’indagine

Una persona molto nota politicamente, che a Canegrate faceva da funzionario negli uffici comunali. I due dipendenti, Cozzi e un’impiegata, si coprivano a vicenda timbrando il cartellino. Sulle loro tracce si erano mossi da tempo i carabinieri, che avevano installato nel municipio di via Manzoni delle microcamere. Una serie infiniti di video in cui il trucchetto dei due era balzato agli occhi degli inquirenti, dopo alcuni controlli incrociati sulla effettiva presenza al lavoro.

Entrambi sono stati interrogati nei giorni scorsi giorni, ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I due si assentavano di frequente dall’ufficio, saranno adesso gli inquirenti a stabilire in che misura dovranno rispondere nei confronti del comune di Canegrate, che da questa vicenda ne esce vittima, con un danno erariale che sarà stabilito dopo il processo.

La denuncia

Il sospetto è che i due si coprissero le spalle da tempo, come avrebbe raccontato qualche collega dal quale è partita la denuncia che poi ha portato ai controlli della Procura. In primis pare dalla polizia locale, che ne informò il segretario comunale, che a sua volta lo riferì al sindaco Matteo Modica.

Sul caso si sta muovendo il pm Nadia Calcaterra. I due sono stati sospesi. La decisione della giunta è stata adottata in seguito all’inchiesta che vede la coppia sotto la lente di ingrandimento per “fatti penalmente rilevanti che potrebbero essere stati commessi contro la pubblica amministrazione”.