LEGNANO (Milano), 2 ottobre 2018 - Con gli arresti eseguiti stamani dagli investigatori della Dia di Milano si è assistito a un «inquietante rovesciamento di ruoli» tra imprenditori e persone vicine alla 'ndrangheta. Lo ha spiegato il pubblico ministero Alessandra Cerreti illustrando l'operazione che ha portato in carcere la mediatrice finanziaria Paola G., con studio a Legnano, ai domiciliari un suo collaboratore, Enrico V., e all'emissione di un ordine di custodia cautelare per altre tre persone già coinvolte in inchieste su traffico di stupefacenti.
L'indagine ha ricostruito un pestaggio, accaduto all'interno dello studio professionale ai danni di un imprenditore che aveva affidato alla mediatrice legnanese una complessa operazione di trasferimento di denaro estero su estero. Poiché l'intermediatrice non riusciva a fare rientrare la somma, pari a circa 60mila euro, l'imprenditore fu convocato nello studio dove fu pestato da tre persone vicine alla criminalità organizzata. Paola G., parlando al telefono, prima di convocare i tre «castiga matti» aveva detto «ora scateno la belva», in riferimento a uno dei tre.
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