Un esercizio di tinto-lavanderia aperto in pieno centro cittadino, senza alcuna autorizzazione per operare. L’hanno scoperto gli agenti della Polizia locale di Parabiago impegnati in un’operazione di controllo del territorio e degli esercizi commerciali. L’esercizio era già stato messo sotto osservazione dagli agenti che si occupano di verificare le nuove aperture nelle diverse zone della città.
Quando gli operatori hanno deciso di iniziare gli accertamenti si può dire che siano andati a colpo sicuro e quando è stata richiesta la documentazione è risultato subito evidente che l’attività professionale stava operando senza aver ottenuto i requisiti previsti dal Regolamento regionale, ovvero la necessaria autorizzazione ad esercitare.
Al titolare, un cittadino di nazionalità cinese di circa 60 anni, è stata quindi contestata una sanzione amministrativa di 500 euro con contestuale chiusura immediata dell’esercizio commerciale. Di conseguenza è stato informato anche l’Ufficio comunale Suap per gli adempimenti del caso.
"Attraverso controlli mirati, monitoraggi costanti e interventi tempestivi – spiegano i portavoce della polizia locale di Parabiago - il Comando di Polizia locale lavora per prevenire irregolarità, contrastare comportamenti illeciti e proteggere sia gli esercenti, sia i consumatori. Queste operazioni sono essenziali per tutelare i diritti delle imprese regolari e favorire una convivenza civile basata su regole condivise". Non si tratta certamente di un caso unico. Lo scorso mese di giugno gli agenti parabiaghesi, durante le attività di controllo e gli accertamenti commerciali e ambientali, avevano smascherato un’officina meccanica abusiva, non in regola con la normativa.
In quell’occasione erano state inflitte pesanti sanzioni al responsabile dell’illecito, di fatto privo dei requisiti previsti dalla legge, ed erano stati sanzionati anche i clienti presenti in quel momento e identificati sul posto. All’interno dell’officina meccanica, gli operatori della Polizia locale avevano poi scoperto anche un deposito di rifiuti speciali, in parte di natura pericolosa, tanto che la persona responsabile era stata denunciata all’Autorità giudiziaria per il reato di deposito incontrollato di rifiuti. All’officina meccanica in questione erano stati anche apposti i sigilli.