Abbiategrasso (Milano) – Chi si reca in bicicletta alla stazione ferroviaria non sa mai, quando ritorna, se troverà o meno la stessa nel luogo in cui l’ha lasciata, magari legata con catena e lucchetto. Nonostante lo spazio per le biciclette sia in corrispondenza di una via molto trafficata, i ladri non si fanno scrupoli nel compiere le loro azioni. L’associazione Fiababbiateinbici ha raccolto negli ultimi giorni numerose segnalazioni di furti. "Anche i ladri di biciclette sono tornati dalle vacanze: nel bicipark a accesso libero in poche settimane le bici rubate sono almeno dodici, ad altre tre sono state asportate le ruote – scrivono dalla Fiab –. Nella giornata di lunedì i ladri, avendo difficoltà a portare via una bici legata con un buon lucchetto, si sono accontentati di rubarle entrambe le ruote mentre anche ieri per terra abbiamo trovato un nuovo lucchetto tagliato".
"Le persone derubate sentitamente ringraziano i lungimiranti amministratori abbiatensi che hanno abbandonato il bicipark nelle mani dei ladri, giustificandosi con il costo eccessivo del servizio. Ma gli abbonamenti degli utenti già lo ripagavano". La decisione di sospendere il servizio del controllo degli accessi al piazzale esterno della stazione dove venivano parcheggiate centinaia di biciclette ogni giorno era stata assunta dalla Giunta municipale nel 2020, dopo cinque anni dall’introduzione del servizio (a pagamento). La motivazione era l’eccessivo costo del servizio a carico della collettività (6mila euro l’anno). Nel segnalare i continui furti all’Amministrazione, Fiab ha rinnovato la richiesta di riattivare il servizio di controllo. Una alternativa, ancora da verificare se attuabile, potrebbe essere quella di assegnare il parcheggio ad una cooperativa.
"In altri Comuni i bicipark sono affidati a associazioni che si occupano di inclusione sociale. Che possono organizzare magari una ciclofficina a servizio dei cittadini, che diventa anche luogo di lavoro per persone fragili. Un punto di partenza per la creazione di luoghi professionali che diventino opportunità di realizzazione e di partecipazione alla vita sociale. Ma ad Abbiategrasso pare sia fantascienza..." sostengono alla Fiab.