PAOLO GIROTTI
Cronaca

Addio ai bagolari di piazza San Magno uccisi dallo stress ambientale. Ecco cos’è il colpo apoplettico degli alberi

Legnano,saranno sostituiti da tigli alti 7 metri. Amga: i tentativi di cura non hanno dato esito, non si può che procedere così

Uno dei bagolari della centrale piazza San Magno, ucciso dallo stress

Uno dei bagolari della centrale piazza San Magno, ucciso dallo stress

Legnano (Milano) 6 giugno 2024 –  Sono gli alberi che caratterizzano la piazza centrale della città e non sono neppure così datati, eppure sono già a "fine corsa": ormai morti, verranno infatti presto abbattuti i tre bagolari di piazza San Magno perché, anche per loro, lo stress ambientale subito in questi anni è risultato fatale e non ha lasciato scampo. Gli alberi saranno eliminati e verranno sostituiti con piantumazioni già alte sette metri, probabilmente tigli perché in grado di dimostrare maggiore resistenza.

“Abbiamo atteso qualche tempo per intervenire in maniera così drastica – spiega Angelo Vavassori, che per Amga si occupa della gestione del patrimonio verde della città di Legnano – ma malgrado i tentativi di cura i bagolari non ce l’hanno fatta. Avevano già da tempo evidenti segni di sofferenza e gli interventi messi in atto non hanno cambiato la situazione. Gli alberi in questione non sono particolarmente vecchi, ma sono ormai disseccati e morti. Le cause di questa situazione sono da riportare non a patologie particolari, ma a uno stress fisiologico, noi lo chiamiamo "il colpo apoplettico" degli alberi, che li ha portati a morire in breve tempo. Verranno sostituiti durante il prossimo inverno con altri alberi già alti sei o sette metri".

Nella primavera del 2023 era stato lo stesso Vavassori a presentare pubblicamente l’intervento di abbattimento più consistente in città e che aveva riguardato il Parco del Castello: in quella sede dal 2018 al 2023 era già stato registrato un consistente calo degli alberi presenti, passati da 3mila a 2.500, proprio a causa dello stress ambientale patito. In quell’occasione era stato presentato anche un intervento, poi effettuato, di abbattimento di ben 110 alberi, ultimato entro la fine dello scorso anno.

A inizio 2024, invece, è andata in scena la ripiantumazione con essenze giudicate più adatte alle condizioni meteorologiche e alle temperature del territorio: esemplari scelti già con qualche anno di età, una circonferenza di una ventina di centimetri e un’altezza di circa quattro metri, opportunamente distanziati l’uno dall’altro. Tutta l’operazione ha avuto un costo complessivo di circa 150mila euro.