Arrivano i rinforzi. Medicina interna: tre nuovi specialisti

In servizio all’ospedale di Legnano, hanno concluso l’iter di studi

La Medicina interna dell’ospedale di Legnano si rinnova e porta in primo piano forze fresche, chiamate a dare nuovi impulsi, oltre che prospettive future, a un reparto dove il progresso tecnologico sempre più accelerato impone una formazione continua: ieri mattina all’Università degli Studi di Pavia, alla Scuola di Specializzazione in Medicina Interna che è convenzionata con la Medicina interna di Legnano, hanno conseguito il titolo di Specialista in Medicina Interna con il massimo dei voti e la lode tre giovani medici già assunti presso la Medicina Interna di Legnano, diretta dal professor Antonino Mazzone, con le tesi di specializzazione svolte all’ospedale di Legnano. Francesco Di Terlizzi ha discusso una tesi sulla "sepsi nei reparti di Medicina Interna, Studio monocentrico osservazionale su tipologie, outcomes e biomarcatori predittivi", affrontando un problema molto attuale sulle sepsi, aumentate di cinque volte nei reparti di Medicina Interna. Giacomo Grandi ha invece discusso una tesi dal titolo "La riospedalizzazione in medicina interna: identificare il paziente ad alto rischio e il ruolo del follow up ambulatoriale", un lavoro di miglioramento organizzativo che dimostra come il paziente se rivisto entro 10 giorni dopo la dimissione non rientra in ospedale: solo 8% dei casi rispetto a quelli affidati al territorio, ove le riospedalizzazioni superano il 40%. Giorgio Rotola, infine, si è specializzato presentando un approccio innovativo "Antibiotico terapia CD64 correlata nella riacutizzazione della broncopneumopatia cronica ostruttiva": un marcatore specifico che permette di individuare il paziente che si riacutizza e invece di dare a tutti l’antibiotico, solo a quelli che hanno un’infezione batterica identificata da questo nuovo marcatore, il CD64. I tre medici già lavorano a Legnano e si aggiungono ad altri tre già specialisti con il massimo dei voti in servizio: Lavinia Pitotti, Francesco La Pia e Virginia del Rio. "In questo momento di grave carenza dei medici, rappresentano una garanzia per continuare con qualità l’assistenza ai pazienti", sottolineano dall’Asst di Legnano. Paolo Girotti