ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Arrestato per minacce all’ex moglie. È uno dei partecipanti alla rissa

Il marocchino aveva una fasciatura alla testa: sarebbe coinvolto nelle violenze in zona stazione

Sarebbe coinvolto nella violenta rissa esplosa martedì nella zona della stazione, a Gallarate, il marocchino di 38 anni arrestato dai carabinieri per le botte e le minacce alla ex moglie. Il pestaggio tra stranieri, con spranghe e bottiglie, ha visto due gruppi scontrarsi, maghrebini e centroafricani, probabilmente un regolamento di conti, forse per il controllo dello spaccio nel territorio. Il marocchino è stato arrestato l’altro giorno in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa del Gip del Tribunale di Busto Arsizio per i reati di minacce, lesioni personali e violazione del divieto di avvicinamento all’ex coniuge. I militari hanno avviato le indagini a seguito della denuncia della donna, che dopo aver avviato l’iter per la separazione ha subito reiterate minacce che si sono subito tramutate in violente aggressioni fisiche.

A nulla è valsa la scelta della vittima di allontanarsi dal suo aguzzino per andare a vivere in un’altra abitazione perché il trentottenne, imperterrito, ha continuato nella sua condotta prevaricatoria e vessatoria, sprezzante anche dell’ordine di protezione emesso dal Tribunale, che gli impediva di avvicinarsi alla donna e ai luoghi da lei frequentati.

Le approfondite indagini eseguite dai carabinieri di Gallarate hanno permesso di delineare un quadro di gravi indizi a carico dell’uomo, per il quale si sono aperte le porte del carcere di Busto Arsizio. Ai militari si è presentato con una fasciatura alla testa e ha riferito di aver partecipato alla rissa nella zona della stazione. Sul racconto del marocchino sono in corso da parte dei carabinieri ulteriori approfondimenti, mentre continuano le indagini per identificare tutti gli stranieri coinvolti, almeno una quindicina.

Il grave episodio di martedì è stato argomento della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto in Prefettura a Varese durante il quale il sindaco di Gallarate Andrea Cassani ha chiesto immediati interventi e rinforzi per la polizia di Stato. Un primo segnale è arrivato: nelle serate di mercoledì e giovedì c’è stato un notevole dispiegamento di forze che hanno disincentivato i malintenzionati. Presente con le forze dell’ordine il sindaco Cassani, che ha detto: "Auspichiamo che questi controlli serali non siano a spot ma possano perdurare nel tempo e che Gallarate possa finalmente avere una pattuglia della polizia fissa. Ritengo sia doveroso".