ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Altra notte di terrore. Strade sbarrate chiodi e lacrimogeni. Violata anche la Elmec

Brunello, spaccata nella sede del colosso dell’informatica. Stessa dinamica dei colpi messi a segno lo scorso autunno. Scarso il bottino, è caccia alla banda di professionisti.

Altra notte di terrore. Strade sbarrate chiodi e lacrimogeni. Violata anche la Elmec

Altra notte di terrore. Strade sbarrate chiodi e lacrimogeni. Violata anche la Elmec

Spaccata notturna nell’azienda informatica Elmec nella sede di Brunello. Un copione purtroppo già visto, nel Varesotto, l’anno scorso, tra settembre e novembre, con due assalti a danno di aziende, anche in quei casi attive nel settore informatico. Anche questa volta ad agire professionisti entrati in azione dopo aver pianificato nei minimi dettagli il colpo al magazzino che però ha fruttato un bottino magro: il materiale informatico sul quale intendevano mettere le mani è stoccato in altre sedi. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Varese che hanno subito avviato ricerche dei malviventi in fuga in tutto il territorio. L’assalto è stato compiuto nel cuore della notte, intorno alle 3,30. Secondo una prima ricostruzione ad agire è stata una decina di uomini, con un piano ben studiato e in grado di muoversi nella zona senza commettere errori. Da quanto accertato con i primi rilievi, la banda di malviventi ha bloccato le strade intorno, inclusi tutti i punti di accesso in prossimità della Elmec, quindi ha utilizzato dieci mezzi, tra auto e camion, tutti rubati, per chiudere le vie principali e secondarie, compresi gli accessi verso l’autostrada, aperta solo la via di fuga poi utilizzata.

Durante l’azione, i malviventi hanno sparso chiodi per terra e utilizzato persino lacrimogeni per impedire eventuali interventi delle forze dell’ordine o di automobilisti di passaggio. Una volta chiuse tutte le vie di accesso, con una Fiat 500L, anche questa rubata, hanno abbattuto il cancello elettrico del magazzino di Elmec. Pronti quindi a compiere la razzia che invece rispetto al piano studiato nei minimi dettagli ha fruttato un magro bottino. Fuggiti insomma quasi a mani vuote.

I ladri sono stati inoltre messi in difficoltà dall’arrivo di una pattuglia della Vigilanza città di Varese, allertata dall’avviso di allarme intrusione, a quel punto si sono dati precipitosamente alla fuga tanto da abbandonare sul posto un furgone ancora in moto. L’assalto è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza dell’azienda, filmati che sono attualmente al vaglio dei carabinieri di Azzate e di Varese, che stanno conducendo le indagini per cercare di risalire ai responsabili.

Elementi importanti per gli inquirenti potrebbero essere forniti anche dalle immagini registrate dalle telecamere in funzione presso altre aziende nella zona che potrebbero aver ripreso l’avvicinamento dei malviventi e poi la loro fuga, in direzione presumibilmente dell’autostrada. Viste le modalità operative nell’azione dell’altra notte non è da escludere che possa essere la stessa banda responsabile dei colpi andati a segno nel Varesotto nell’autunno scorso. Le indagini continuano.