Addio all’avvocato parente dei boss. Il collega: "Ho perso un amico"

Così Roberto Grittini parla del legale deceduto in ospedale dopo aver ricevuto la notizia del suo arresto nell’ambito dell’indagine della Gdf. Cordoglio ad Abbiategrasso dove aveva aperto lo studio dopo la laurea.

Addio all’avvocato parente dei boss. Il collega: "Ho perso un amico"

Addio all’avvocato parente dei boss. Il collega: "Ho perso un amico"

Cordoglio unanime in città per la scomparsa del noto avvocato Giovanni Bosco, deceduto in ospedale qualche ora dopo che gli era stata comunicata la notizia dell’arresto nell’ambito di indagini svolte dalla Guardia di Finanza. Bosco, 67 anni, era cognato di Paolo Errante Parrino, cugino di Matteo Messina Denaro, già condannato per reati di mafia (estinti nel 1997) e recentemente tornato alla ribalta con l’inchiesta Hydra. Nel suo studio aveva lavorato come avvocato anche il figlio della sorella dello stesso Messina Denaro, Gaspare Allegra, morto nel 2021 all’età di 37 anni per un incidente in montagna occorsogli durante una escursione sul monte Grignone. "Lo presi da me perché era validissimo ma soprattutto perché in Sicilia non veniva iscritto all’Ordine degli avvocati essendo il nipote del boss, allora latitante. Dopo la tragedia della sua morte le esequie le ho pagate io, interamente" ha avuto modo di raccontare lo stesso avvocato Bosco nel corso di una recente intervista. La famiglia di Bosco era originaria di Castelvetrano. Si era trasferita ad Abbiategrasso negli anni Sessanta dopo il terremoto che aveva colpito quelle terre, andando ad occupare alcuni locali del Castello visconteo. Bosco ha studiato al liceo Cairoli di Vigevano, lavorando al pomeriggio come parrucchiere per assicurarsi dei piccoli guadagni. Al termine degli studi liceali aveva anche insegnato matematica alle medie Carducci. Dopo la laurea ha aperto uno studio legale in città, diventato nel corso degli anni uno dei più operativi dell’hinterland milanese.

Nel 2007 aveva tentato anche la carriera politica presentandosi alle Amministrative con una lista civica, ma non ebbe particolare fortuna, raccogliendo solo 900 voti (il 5,4% dei votanti). "Ho perso un amico, ma anche un maestro" ha commentato l’avvocato Roberto Grittini che per 13 anni ha lavorato fianco a fianco con Bosco, prima di avviare una attività in proprio. "Di lui mi rimarranno dei ricordi molto nitidi su tante battaglie condotte assieme nelle aule di giustizia. Lui lavorava con grande passione. Aveva un cuore grande, che però stavolta non ha retto a sufficienza. Mi spiace perché sono sicuro che Giovanni sarebbe uscito pulito anche da questa indagine".