CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Abusi e burocrazia. Il laghetto di Cantone resta un rebus. Un altro anno al palo

L’assessore Parini: "Purtroppo sono emersi problemi da sanare"

Abusi e burocrazia. Il laghetto di Cantone resta un rebus. Un altro anno al palo

Abusi e burocrazia. Il laghetto di Cantone resta un rebus. Un altro anno al palo

Doccia fredda per il laghetto di Cantone che rischia di non aprire neppure nel 2024. Una situazione, quella dell’ex cava della frazione nervianese, che ormai si trascina da mesi come spiega lo stesso assessore Sergio Parini: "Purtroppo gli esperti incaricati hanno ben visto la situazione attuale in cui sono emersi numerosi problemi legati agli abusi commessi nell’area in questi anni. Alcuni occorrerà sanarli e ovviamente mancano molti passaggi burocratici e manutentivi alla riapertura di questo sito che come ben sapete è bloccato da tempo". Il comune sta spingendo verso una riapertura parziale del sito, almeno per utilizzare lo spazio perimetrale al laghetto come camminata, ma si tratta di una mera ipotesi. Era il marzo 2023 quando il laghetto fu chiuso al pubblico per una serie di carenze rispetto alle attività migliorative offerte in sede di gara e poi confluite nel contratto di locazione a uso commerciale, rispetto al quale il locatore è risultato a più riprese inadempiente. Il lago nasce dalla riqualificazione dell’area di una vecchia cava, oggi di proprietà dei Comuni del Parco del Roccolo. Verso l’affittuario erano arrivare una serie di diffide, fino a quando "l’assemblea dei sindaci ha docuto dare mandato al Comune di inviare al locatore la risoluzione del contratto". Da allora il nulla assoluto. E dopo l’interpellanza l’ex sindaco Massimo Cozzi: "Spiace che un bellissimo polmone verde del territorio resti inaccessibile ai cittadini".