Abbiategrasso, i sogni di Abdou infranti da una malattia incurabile

Il giovane gambiano stroncato a trent’anni da un tumore al fegato. Raccolta fondi per pagare il rientro in Africa della salma

Abdou Secka, stroncato a 30 anni da un tumore

Abdou Secka, stroncato a 30 anni da un tumore

Abbiategrasso (Milano), 9 novembre 2019 - Abdou aveva trovato un lavoro, una casa - dopo aver perso quella che gli era stata assegnata al Centro di accoglienza straordinaria in viale Sforza, ad Abbiategrasso – e una vita quasi normale. Amava andare in discoteca, sorrideva sempre e mandava parte dei soldi guadagnati alla famiglia in Gambia.

Aveva trent’anni, moglie e due bambini di otto e dieci anni. Abdou Secka è stato stroncato mercoledì mattina da un tumore al fegato diagnosticato solo qualche mese fa. Ora chi l’ha conosciuto vorrebbe mandare la sua salma in Africa, dai famigliari, e per questo ha avviato una grande raccolta fondi che in pochi giorni ha raggiunto tutta l’Italia. Le donazioni sfiorano già i duemila euro; non è ancora abbastanza ma ormai il passaparola è stato lanciato. «Non si è mai lamentato, ha sempre continuato a sorridere e a pregare. Anche quando era malato si preoccupava di me che cercavo di incastrare lavoro e impegni per venirlo a trovare: c’era molto da imparare da lui» – lo descrive così Michela Cotroneo, l’ex operatrice del Cas di Abbiategrasso che ha accudito Abdou prima all’Hospice di Abbiategrasso e poi a casa, negli ultimi giorni della sua vita. È stata lei a promuovere la raccolta fondi. 

«A fine giugno si è presentato al pronto soccorso di Vigevano con forti dolori addominali. I medici hanno trovato una massa tumorale di dieci centimetri nel fegato con metastasi polmonari. È stato in ospedale, poi nelle strutture Hospice di Meda e Abbiategrasso, poi ha voluto tornare a casa sua, andava in ambulatorio solo per prendere i farmaci. Martedì mattina ha smesso di parlare e il giorno dopo mi hanno detto che era morto. Abbiamo tenuto una piccola cerimonia religiosa nella struttura di via dei Mille». Ora, per riportare la salma in Gambia, servono circa 4.500 euro, «tutto quello che raccoglieremo in più lo daremo alla famiglia di Abdou. Devo dire che la risposta è già stata importante: grazie alla Caritas di Abbiategrasso, al Centro di aiuto alla vita di Magenta e a tanti cittadini abbiamo già raccolto una discreta somma». 

La storia di Abdou parla di speranza e di integrazione. Arrivato tra il 2016 e il 2017 come richiedente asilo, aveva trovato lavoro in una impresa di pulizie a Milano; nel frattempo era ospite del Cas di Abbiategrasso, gestito da Telefono Donna. Un altro ex operatore lo ricorda come una «bravissima persona». Quando il centro di viale Sforza è stato chiuso, solo qualche mese fa, Abdou non ha accettato il trasferimento disposto dalla Prefettura per continuare a lavorare sotto la Madonnina, e ha trovato casa a Vigevano. «Di fatto era clandestino, perché il suo ricorso è stato rigettato – racconta ancora Michela -. Siamo riusciti a farlo restare perché è subentrata la malattia».

Chi volesse sostenere la raccolta fondi per Abdou può fare una donazione sulla tessera intestata a Michela Cotroneo. Contratto 3034886308. Codice iban IT74G3608105138271452971459. Codice BIC/SWIFT PPAYITR1XXX.