
L'abbazia di Morimondo
Morimondo (Milano) - Come due amici che si riabbracciano dopo tanto, tantissimo, tempo. A oltre due secoli di distanza l’Abbazia di Morimondo torna ad essere di proprietà del Comune e di tutta la comunità che da sempre la ammira e frequenta. L’ultima volta fu oltre due secoli fa, durante l’epoca di Napoleone, quando l’imponente complesso medievale venne prima affidato al Demanio e poi frammentato tra privati, parrocchia e Amministrazione. A partire dal 18 novembre, invece, l’intera l’Abbazia tornerà ad appartenere a Morimondo, per iniziare una "seconda vita" dopo decenni fatti di lungaggini e complicazioni anche nella semplice manutenzione ordinaria.
L’intenzione è quella di procedere con alcuni interventi a tetti, coperture e intonaci; l’Amministrazione, però, vorrebbe valorizzare anche l’edificio che, in passato, era l’abitazione del parroco, realizzando una foresteria in grado di ospitare fino a dieci pellegrini. Per questo il Comune sta già partecipando a un bando regionale che – in caso di vittoria – coprirebbe il 100% delle spese (si parla di circa 500mila euro). Per entrare in possesso degli edifici di proprietà demaniale, il Comune di Morimondo si è avvalso della facoltà prevista dal decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004, che prevedeva, nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali, la possibilità del trasferimento gratuito di un bene a un ente locale che si fosse impegnato nella sua valorizzazione. La richiesta all’Agenzia del demanio di Milano è stata presentata nel 2011, ma i tempi per concludere l’iter sono stati costellati di imprevisti e ostacoli.
"Siamo tutti molto felici – ha spiegato il sindaco di Morimondo, Marco Marelli -. In passato l’utilizzo dell’Abbazia era regolato da una convenzione tra parrocchia e Demanio e la nostra intenzione è procedere su questa strada, così da permettere ai fedeli di frequentare l’edificio. Continueremo anche con i concerti e gli eventi culturali". E così, dopo vari passaggi, approvazioni, incontri e tavoli tecnici, si è arrivati all’atto conclusivo con la firma finale sull’atto di trasferimento del bene dall’Agenzia del demanio al comune di Morimondo, che sarà giovedì 18 novembre alle 10.30 nella Sala Capitolare del complesso monastico, per dare il giusto risalto al momento, atteso (si può dire senza timore di smentita) da secoli.