Dallo scantinato a Piazza Affari: Technoprobe, il silicio vale oro

Il colosso del Lecchese nato in famiglia ora ha 11 stabilimenti. "Dalla quotazione linfa agli investimenti"

L’azienda fondata nella Brianza Lecchese oggi ha 2.200 dipendenti

L’azienda fondata nella Brianza Lecchese oggi ha 2.200 dipendenti

Cernusco Lombardone (Lecco) - Da uno scantinato alla Borsa, come Apple. Gli "Steve Jobs" della Brianza si apprestano a sbarcare a piazza Affari. Settimana prossima Technoprobe di Cernusco Lombardone, colosso italiano della microelettronica e dei semiconduttori, verrà quotata all’Euronext Growth Milan, dedicato alle pmi ad alto potenziale di sviluppo. Con 11 stabilimenti in tutto il mondo tra Italia, Europa, America e Asia, 2.200 dipendenti di cui 1.300 in Italia, il 34% dei quali sono donne e la metà under 30, tre centri di ricerrca e oltre 500 brevetti, gli analisti valutano che Technoprobe valga più di 3 miliardi e 600 milioni di euro.

Technoprobe è stata fondata nel 1995 da Giuseppe Crippa e la moglie Mariarosa Lavelli praticamente nel box di casa. Ora il testimone è nelle mani dei figli Cristiano e Roberto e il cugino Stefano Felici, che hanno trasformato il quartier generale del Meratese in una Silicon valley tricolore alle porte di Milano. Verranno riservate a investitori qualificati 25 milioni di nuove azioni più 88 milioni messe in vendita dagli attuali azionisti. Al termine del collocamento quasi l’80% del capitale sociale resterà comunque in mano ai patron dell’azienda. Il prezzo di ogni azione oscillerà tra 5,4 e 6,3 euro. A coordinare l’operazione sono Mediobanca e Intesa San Paolo. "I proventi derivanti dall’aumento di capitale saranno utilizzati per dotare la società di ulteriori risorse finanziarie per il perseguimento della propria strategia di crescita sui mercati internazionali", spiegano dall’headquarter di Cernusco. Tradotto: le nuove risorse servono per effettuare altri investimenti, rispetto ai 100 milioni di dollari pianificati nel solo 2021.

Nel 2020 il fatturato consolidato di Techoprobe è stato 377 milioni di dollari con ricavi per 329 milioni di euro. I vertici di Technoprobe sono molto legati al territorio: per sei mesi hanno prestato gratuitamente 1.700 metri quadrati della loro azienda per allestire completamente a loro spese un hub anti-Covid dove sono state somministrate 160mila dosi di vaccino. Hanno realizzato pure un orto sociale e sostengono diverse realtà della comunità.