West Nile, Martina Mancuso ottava vittima in Lombardia della zanzara killer

Pescate, il dolore della madre della 27enne malata di leucemia: "Era una combattente"

Martina Mancuso

Martina Mancuso

Pescate (Lecco), 8 novembre 2022 - Ha lottato contro la leucemia, sembrava anzi che fosse riuscita a sconfiggerla dopo un doloroso trapianto di midollo. Invece una piccola zanzara le ha inferto il colpo letale, perché l’ha uccisa con il virus West Nile. A essere stroncata da una encefalite letale provocata dalla febbre del Nilo è stata Martina Mancuso, 27enne di Pescate. "Pochi mesi fa aveva affrontato il trapianto del midollo  con coraggio - come racconta Orietta Zecchinato, mamma di Marti, il soprannome che tutti usavano per chiamare Martina, sottolineandole il coraggio misto ad entusiasmo con cui affrontava la lotta alla malattia -. Adesso, una maledetta zanzara ce l’ha portata via. A causa delle difese immunitarie molto basse, l’infezione ha provocato un’encefalite. Martina è andata in coma lo scorso sabato. Aspettavamo il miracolo, ma non è avvenuto". I medici dell’ospedale San Gerardo di Monza dove era ricoverata, e che già la seguivano per la leucemia, hanno subito intuito che potesse trattarsi di West Nile; gli esperti di malattie tropicali e infettive del Luigi Sacco di Milano lo hanno poi confermato. "Un’autentica combattente", la ricorda la mamma, insieme al papà Salvatore e al fratello Luca.

Il funerale di Marti verrà celebrato martedì pomeriggio alle 14, nella chiesa parrocchiale di Pescate dove si era trasferita insieme al “suo” Antonio, il compagno di una vita troppo breve. Marti era però originaria di Colle Brianza, dove era cresciuta, aveva studiato e aveva frequentato l’oratorio. "Un’altra piccola e brillante stella si è accesa in cielo per noi – è il messaggio di cordoglio del parroco di Colle, don Alberto Pirovano -. Martina è volata in cielo per accendere una stella, la sua stella. Siamo convinti che la sua stella da lassù illuminerà le profondità dei nostri cuori".

In base all’ultimo bollettino degli esperti dell’Istituto superiore di sanità da inizio giugno sono stati segnalati in Italia 588 casi confermati di infezione da West Nile virus nell’uomo. In Lombardia ne sono stati contati 26: 2 a Bergamo, 6 a Brescia, 4 Cremona, 1 a Lodi, 2 a Mantova, 5 a Milano, 4 a Pavia e 2 a Varese. I decessi sono stati 37, 7 nella nostra regione. Il bollettino deve purtroppo essere ora aggiornato, all’elenco dei casi e delle morti si aggiunge anche quello di Martina.

"I serbatoi del virus West Nile sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo – spiegano dall’Iss -. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. Nei casi più gravi, circa uno su mille, il virus può causare un’encefalite letale". Come è accaduto a Martina, un’autentica combattente che sembrava aver vinto la leucemia ma che si è dovuta arrendere a una piccola zanzara che l’ha sconfitta con un minuscolo virus mortale.