
Volontario sospeso. La versione di Vitali
"Non è questione di burocrazia, ma di fiducia". Il presidente del Soccorso alpino lombardo Luca Vitali, respinge al mittente le critiche pubbliche, che gli ha rivolto con una lettera aperta il soccorritore Franco Lozza, volontario della stazione di Lecco e reporter della Rai, sospeso dal servizio per aver realizzato un reportage in occasione di un tragico incidente mortale del base jumper precipitato con la tuta alare lo scorso febbraio. "Spesso i soccorritori rischiano la propria vita esclusivamente per salvarne altre – è la replica di Luca Vitali -. Non sono dei semplici volontari, ma squadre di uomini che devono essere affiatati tra di loro. Il rapporto fiduciario è esattamente questo: fidarsi l’uno dell’altro. Norme statutarie, regolamentari e disciplinari, nascono proprio dal garantire quell’armonia e quello spirito di fiducia reciproca. Altro che burocrazia! A queste regole e a questi vincoli siamo tutti chiamati a soggiacere". E ancora: "Utilizzando lo status di soccorritore per agire in qualità di reporter senza averne un esplicito mandato, si pone in una situazione privilegiata rispetto ai suoi colleghi". Il soccorritore e giornalista aupica "che da un conflitto anche aspro possiamo insieme trarne dei benefici".