
Oggiono, uno degli addetti ha tentato di strozzare il sanitario durante un’ispezione
OGGIONO (Lecco)Prima lo ha rincorso per sgozzarlo, poi ha tentato di strangolarlo, peggio di come vengono uccise le bestie che stava macellando. Solo che non era un animale da macellare, ma un veterinario di Ats. Scene quasi da film horror nell’impianto per la macellazione di bovini a Oggiono della Buzzi, storica Spa per la lavorazione della carne. Uno degli addetti ha aggredito tre veterinari dell’Ats della Brianza che stavano svolgendo un’ispezione, che è il loro lavoro. Durante i controlli in occasione di una seduta di macellazione, uno degli addetti in turno ha inveito contro di loro. Dagli insulti e le minacce è poi passato alle azioni, con una vera e propria aggressione fisica: ne ha inseguito uno brandendo una mannaia per accoltellarlo.
Il veterinario è riuscito a scappare, ma poi lo ha raggiunto e ha provato a strozzarlo, stringendo le sue mani sul suo collo. Il veterinario ha respinto pure il secondo assalto, si è liberato dalla stratta ed è corso via terrorizzato. Il veterinario è stato poi visitato dai medici del pronto soccorso di Lecco. Chi lo ha aggredito rischia di essere indagato per tentato omicidio. "Piena solidarietà e sostegno ai tre veterinari – è il messaggio di Michele Brait, direttore generale dell’Agenzia di tutela della salute della Brianza –. Quello della violenza contro gli operatori sanitari è un tema a cui tutti devono prestare massima attenzione. Gli episodi sono in aumento".
"Siamo al fianco dei colleghi aggrediti e offriremo loro tutela in ogni sede", sono le parole di Aldo Grasselli e Gian Carlo Battaglia, segretario nazionale e regionale di Sivemp, il Sindacato dei veterinari di medicina pubblica, che denunciano i rischi del mestiere e soprattutto la mancanza di garanzie di sicurezza. "Non può essere tollerata la violenza contro gli operatori del nostro sistema sanitario – aggiunge Guido Bertolaso (nella foto), assessore lombardo al Welfare –. È inaccettabile che chi sta svolgendo il proprio lavoro al servizio della salute dei cittadini possa essere oggetto di aggressioni verbali o addirittura fisiche". Anche i responsabili dell’impianto e i vertici aziendali hanno condannato quanto accaduto.
Daniele De Salvo