Villette abusive a Malnago: tre condanne

A finire nei guai anche l’ingegner Giorgio Siani, ex sindaco di Mandello. Le costruzioni furono realizzate nella parte alta della città tra il 2012 e il 2013

le villette abusive

le villette abusive

Lecco, 4 febbraio 2022 - Tre condanne per le villette abusive nella località Malnago di Lecco. Si è concluso il processo per le villette costruite nella zona alta lecchese della città manzoniana, tra 2012 e 2013, dalla Curti Costruzioni con sede a San Siro e vendute dell’immobiliare Poggi srl. Il giudice Nora Lisa Passoni ha condannato tutte e tre gli imputati, accusati a vario titolo di abuso edilizio, truffa e falso. Un anno e 4 mesi di reclusione è stato inflitto al direttore dei lavori, l’ingegner Giorgio Siani, già sindaco di Mandello Lario e vicino alla Lega, sei mesi al costruttore Ivan Curti, e 10 mesi all’amministratore delegato della immobiliare Stefano Cristian Fontanive.

Inoltre il giudice Nora Lisa Passoni ha definito una provvisionale di 10mila per le cinque parti civili e una di queste – Stefania Valsecchi, assistita dall’avvocatessa Arianna Imbasciati – farà la rivalsa solo sul direttore lavori, essendo già stata risarcita dal costruttore e dall’immobiliarista. Nella costruzione delle otto villette in località Malnago di Lecco con vista lago da un lato e su Grigna e Resegone dall’altro, c’erano stati degli abusi e secondo il pm Paolo Del Grosso che nel 2017 aveva aperto un fascicolo, al posto dei 3730,68 metri cubi concessi ne erano stati realizzati 4.672,36 metri cubi e alcuni vani che avrebbero dovuto essere accessori sono stati inoltre trasformati in locali abitativi.

Da qui l’ordinanza del 2019 del Comune di Lecco di demolizione delle parti eccedenti il progetto, con il successivo intervento del costruttore e la sanatoria, che ha evitato il peggio a chi aveva acquistato le villette. Il processo è comunque proseguito con la condanna dei tre imputati e la pena più pesante di un anno e 4 mesi per Giorgio Siani, difeso dall’avvocatessa Giuliana Valagussa, al quale è stato contestato, oltre alla truffa e all’abuso edilizio anche le false certificazioni.