
Un artista nei pressi della ruota panoramica lungo la passeggiata sul lago nel capoluogo
Gli artisti escono da musei, gallerie e teatri per esibirsi nelle piazze e nei vicoli di Lecco, sul lungolago, come alle pendici del Resegone e del San Martino. Però a tempo e a seconda delle performance che propongono. I consiglieri comunali di Lecco hanno approvato all’unanimità il nuovo Regolamento comunale delle attività e arti di strada. L’obiettivo è consentire agli artisti di strada di proporre la propria arte, ma senza disturbare o intralciare residenti, turisti, quanti nella città dei Promessi sposi lavorano o che semplicemente la attraversano, animati tutti i rioni e i quartieri. Con il nuovo Regolamento si individuano in tutta Lecco delle postazioni dedicate. Le tipologie di postazioni sono tre: aree di libero esercizio, senza alcuna prescrizione o limitazione relativa a specifiche tipologie artistiche, dove possono essere utilizzati tutti gli strumenti, tutti gli attrezzi e anche eventuali impianti di amplificazione; aree riservate all’attività espressiva senza amplificazione e ai mestieri artistici, dove sono ammessi artisti che propongono attività con strumenti non amplificati; aree riservate ai mestieri artistici in cui sono ammesse esclusivamente attività non rumorose e senza impianti di amplificazione. Gli spazi individuati sono disponibili senza alcun bisogno di autorizzazione, né di pagare l’occupazione del suolo pubblico. Basta prenotarli tramite un’app per evitare sovrapposizioni.
I “palcoscenici“ possono essere utilizzati per massimo 2 ore dallo stesso artista, e non prima delle 10 e dopo le 22. Durante le feste o in occasioni di particolari ricorrenze sono previste deroghe sugli orari.
"Abbiamo introdotto importanti novità, già sperimentate in diversi capoluoghi – spiegano gli assessori comunali alla Cultura Simona Piazza e all’Attrattività territoriale Giovanni Cattaneo -. Nelle prossime settimane saranno resi noti, e visibili, gli spazi dedicati agli artisti di strada nella nostra città. L’obiettivo è valorizzare i luoghi informali della cultura, dai rioni al centro".
Dettami che mancavano ora sono chiari e tutti, residenti, negozianti e a chi propone performance.